"L’emissione filatelica Europa 2023 ci offre l’occasione per richiamare il tema della pace: ne abbiamo troppo bisogno per permetterci
“Se diciamo semplicemente passo dopo passo, il nostro pensiero corre subito a chi cammina lentamente o speditamente. Se parliamo, invece, di passi in salita, il nostro pensiero va a chi con gli scarponi procede sui sentieri di montagna e con fatica raggiunge la meta.
Durante il convegno “Energie di pace. Fare energia per la pace” organizzato alla Pontificia Università Antonianum a Roma nel decennale dell’elezione di Papa Francesco, è stato firmato dalla Pontificia Università Antonianum e dal Centro Islamico Culturale D’Italia, che sovrintende la Grande Moschea di Roma, un accordo quadro di collaborazione nell’ambito del quale dare vita ad una comunità energetica.
"Il grido accorato di Papa Francesco scuote le coscienze e chiede un impegno forte a favore della pace: è tempo di trovare spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata dalla minaccia nucleare. Ad un anno dall’invasione russa di uno Stato indipendente, l’Ucraina, vogliamo tornare a ripetere il nostro “no” deciso a tutte le forme di violenza e di sopraffazione, il nostro “mai più” alla guerra. Per questo, invitiamo le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera per invocare il dono della pace nel mondo". Sono questi alcuni passaggi importanti della Nota inviata oggi dalla Presidenza CEI.
A pochi giorni dal primo anniversario dell'invasione delle truppe russe, i vescovi dell'Ucraina hanno chiesto ai fedeli cattolici di pregare Dio per la pace con la preghiera e praticando penitenza e digiuno in Quaresima.
“Anche se gli eventi della nostra esistenza appaiono così tragici e ci sentiamo spinti nel tunnel oscuro e difficile dell’ingiustizia e della sofferenza, siamo chiamati a tenere il cuore aperto alla speranza, fiduciosi in Dio che si fa presente, ci accompagna con tenerezza, ci sostiene nella fatica e, soprattutto, orienta il nostro cammino. Per questo San Paolo esorta costantemente la Comunità a vigilare, cercando il bene, la giustizia e la verità. È un invito a restare svegli, a non rinchiuderci nella paura, nel dolore o nella rassegnazione, a non cedere alla distrazione, a non scoraggiarci ma ad essere invece come sentinelle capaci di vegliare e di cogliere le prime luci dell’alba, soprattutto nelle ore più buie”. E’ quanto ricorda il Papa nell’incipit del Messaggio in occasione della 56/ma Giornata Mondiale della Pace che si celebrerà il prossimo 1 gennaio.
Il prossimo 21 dicembre a Bari si svolgerà una veglia di preghiera per la pace sulla tomba di San Nicola. L'evento è organizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana e dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto.
Una messa per la pace in Ucraina è stata celebrata questo pomeriggio nella basilica di Santa Maria Maggiore. A presiedere la celebrazione il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.
Offrite “un contributo prezioso alla lotta contro ogni forma di povertà ed emarginazione, alla tutela della dignità umana, all’affermazione dei diritti umani e alla promozione della crescita delle comunità e delle istituzioni locali; e tutto ciò cerca di portarlo avanti in coerenza con il Vangelo e la dottrina sociale della Chiesa”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i membri della Federazione degli Organismi Cristiani di Servizio Internazionale e Volontario (FOCSIV) in occasione del 50° anniversario di fondazione.
Torna anche per l’Avvento 2022 il "Kaire delle 20.32", un momento quotidiano di preghiera proposto dall’Arcivescovo Delpini per la diocesi di Milano.
Caritas Diocesana Vicentina lancia la prima edizione del contest fotografico #fotografalapace: un concorso a partecipazione gratuita in cui chiunque potrà essere protagonista, con le proprie foto sul tema della pace.
Papa Francesco partecipa al trentaseiesimo incontro internazionale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio nello “spirito di Assisi”, dopo la storica giornata voluta da Giovanni Paolo II nel 1986. “Il grido della Pace. Religioni e Culture in Dialogo”, questo è il tema di quest'anno tanto caro al Papa, che evento dopo evento, ribadisce l'importanza del "cessate il fuoco" in Ucraina e nelle altre parti nel mondo.
Domenica scorsa Papa Francesco ha dedicato l'intera riflessione che precede la preghiera mariana dell'Angelus al dramma che si sta verificando in Ucraina. E' rarissimo - sebbene non sia una novità assoluta - che il Papa decida di monopolizzare la riflessione che precede l'Angelus - solitamente dedicata al commento del Vangelo domenicale - con un tema internazionale.
"Che cosa deve accadere ancora, quanti morti bisognerà attendere prima che le contrapposizioni cedano il passo al dialogo per il bene della gente, dei popoli e dell’umanità? L’unica via di uscita è la pace e la sola strada per arrivarci è il dialogo".
Papa Francesco riceve in Udienza i partecipanti all’Incontro promosso dall’International Catholic Legislators Newwork, rete di parlamentari cattolici provenienti da tutto il mondo, nata a Trumau, in Austria, nel 2010 con il patrocinio dell’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, presente all'udienza di oggi.
Papa Francesco conclude questo mese di maggio dedicato a Maria con un Rosario per la pace. Lo fa a Santa Maria Maggiore, di fronte alla statua di Maria Regina Pacis. In collegamento i santuari mariani di tutto il mondo.
“Lo scoppio della rivolta del ghetto di Varsavia, il 19 aprile 1943, fu un grido per la vita, la libertà, l'identità e il posto nel mondo per gli ebrei. L'anniversario di questa rivolta richiede una preghiera per la pace, soprattutto in Ucraina”, ha sottolineato monsignor Rafał Markowski, presidente del Comitato per il dialogo con l'ebraismo della Conferenza episcopale polacca.
Una festa per il Papa nel giorno di San Giuseppe e nell’anniversario dell’inizio del suo pontificato. Il Coro dell’Antoniano di Bologna e i Cori della Galassia dell’Antoniano sono stati i protagonisti accompagnati dal cardinale di Bologna Matteo Zuppi.
Il 19 marzo alle ore 20, l’immagine della Madonna del Divino Amore verrà portata nella basilica di San Giovanni in Laterano e, per l’occasione, la cattedrale di Roma resterà aperta per chiunque voglia recarsi in preghiera. Quindi, alle 23.30, il cardinale vicario Angelo De Donatis guiderà un momento di preghiera comunitaria e poi, alle ore 24, dalla basilica partirà il pellegrinaggio notturno a piedi verso il santuario di Castel di Leva. All’arrivo, alle 6, il porporato presiederà la Messa.
Una guerra alle porte dell’Europa che preoccupa molto e non mancano gli sforzi diplomatici