Ci si aspetta che Papa Francesco farà una preghiera per la pace e per un mondo senza armi nucleari a Hiroshima e Nagasaki, durante il suo annunciato (ma non ancora ufficializzato) viaggio in Giappone. Intanto, come ogni anno, la Conferenza Episcopale Giapponese ha lanciato i suoi dieci giorni per la pace, tradizione che va avanti ormai da quasi 40 anni Iniziano il 6 agosto, giorno della bomba su Hiroshima, e terminano il 15 agosto.
San Giovanni Paolo II aveva guardato all’Asia come obiettivo missionario nella sua enciclica Redemptoris Missio. E guardando a quell’enciclica, ma anche al prossimo mese missionario stabilito per festeggiare il centenario della Maximum Illud dei Benedetto XVI, che la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli ha stabilito un seminario a Macao, affidato al Cammino Neocatecumenale.
In occasione della festa del Trono del Marocco, Papa Francesco ha inviato un breve messaggio di auguri al Re Mohammad VI, che incontrato durante il suo viaggio nel Paese africano. Il Cardinale Parolin ha invece lanciato la necessità di formare una nuova classe dirigente cattolica durante la “summer school” di formazione socio-politica organizzata dal vicariato di Roma.
Un documento sulla Fraternità Universale, da firmare a Najaf, in Iraq, con i leader sciiti: è la proposta del Cardinale Louis Rafael Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, caldeggiata anche durante un “panel” sulla libertà religiosa organizzato dall’Ambasciata del Regno Unito presso la Santa Sede lo scorso 15 luglio.
La lettera inviata da Papa Francesco al presidente siriano Assad per tramite del Cardinale Peter Turkson ha causato reazioni miste. Da una parte c’è l’apprezzamento per l’apertura di un canale politico-diplomatico, dall’altra c’è la necessità di meglio definire la magmatica situazione siriana, e in particolare quello che sta succedendo ad Idlib. Il Cardinale Parolin, segretario di Stato vaticano, ha chiarito alcuni aspetti della posizione della Santa Sede.
E' morto il Cardinale cubano Jaime Lucas Ortega y Alamino, Arcivescovo emerito di San Cristóbal de La Habana: era nato a Jagüey Grande il 18 ottobre 1936. E' ricordato come il Cardinale che accolse nell'isola caraibica ben tre Papi: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.
“Proteggere e curare la vita vulnerata dei malati”: è questo il mandato che padre Leocir Pessini, superiore generale del Camilliani, nella sua riflessione testamento ai suoi frati. Padre Pessini sapeva di essere vicino alla fine: è morto in Brasile, nella sua terra, tra il 23 e il 24 luglio, circondato dall’affetto dei suoi cari.
“Voi africani siete ormai missionari di voi stessi”: Paolo VI lo disse ai vescovi di Africa e Madagascar, riuniti il 31 luglio 1969 nella prima riunione del SECAM. È a un’Africa missionaria di se stessa che si è rivolto Papa Francesco nel messaggio inviato per il Giubileo dell’organizzazione. Ed è un’Africa missionaria di se stessa quella di cui c’è bisogno.
Si è tenuto dal 16 al 18 luglio a Wasghinton il secondo ministeriale degli Stati Uniti sulla libertà religiosa. Ha partecipato l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, con l’arcivescovo Christophe Pierre, nunzio apostolico negli Stati Uniti.
Il 2030 si avvicina ma i risultati attesi dalle Nazioni Uniti per lo sviluppo sostenibile sono ancora lontani.
C’erano 29 ospedali cattolici in Eritrea: 8 sono stati chiusi circa due anni fa, 21 sono stati confiscati negli ultimi mesi. E sembra che anche le scuole cattoliche siano nel mirino. Perché il governo di Asmara sta mettendo in atto, in maniera sistematica, un progetto di nazionalizzazione che utilizza come scusa una legge del 1995. Ma che, di fatto, si traduce in un attacco alla Chiesa cattolica. La libertà religiosa è formalmente garantita nel Paese. Ma, di fatto, questa operazione è un attacco alla libertà religiosa. E, in particolare, al diritto dei fedeli di rispondere al comandamento di amare il prossimo.
In un intervento all’UNESCO, la Santa Sede ha ribadito l’importanza spirituale, prima che culturale, della Cattedrale di Notre Dame a Parigi. La situazione in Medio Oriente è invece oggetto di attenzione sia per un recente pronunciamento di un tribunale israeliano riguardo alcune proprietà sulla porta di Giaffa, sia per l’appello del Consiglio Ecumenico delle Chiese sullo status di Gerusalemme. Intanto, gli Stati Uniti si preparano ad ospitare il secondo ministeriale sulla libertà religiosa nel mondo.
Uomini politici, giornalisti, fotografi e poche altre figure professionali condividono spesso la vertiginosa esperienza di poter osservare il corso della storia mentre essa si fa.
Lo scorso 3 luglio, il Cardinale Joseph Zen, arcivescovo emerito di Hong Kong, era a Roma, C’era rimasto qualche giorno, cercando di parlare con Papa Francesco per spiegare perché, secondo lui, l’accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi non può funzionare. Il Cardinale non ha mai nascosto le sue perplessità. La scorsa settimana ha anche pubblicato i suoi dubia sulla lettera sulla registrazione civile del clero in Cina.
"Se si continuerà a non intervenire il risultato sarà l’eliminazione della presenza cristiana da quest’area e forse in futuro anche dall’intero Paese". Così afferma ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Laurent Birfuoré Dabiré, vescovo di Dori, dopo l’ennesimo attacco anticristiano avvenuto in Burkina Faso.
Da una parte, c’è la perdita di credibilità della Chiesa, dovuta anche allo scandalo degli abusi. Dall’altra, la necessità di riportare il Vangelo in un mondo sempre più secolarizzato. L’arcivescovo Peter Comensoli di Melbourne descrive una Chiesa australiana dalle molte sfaccettature, ma che ha come primo compito quello di riprendere credibilità. E anche di difendersi, perché lo scandalo ha portato anche ad aggressioni alla libertà religiosa, come l’attacco al sigillo della confessione.
In attesa del ministeriale sulla libertà religiosa, la Segreteria di Stato degli Stati Uniti ha stilato il suo rapporto annuale sulla libertà religiosa, che conferma il trend già notato con i rapporti di Aiuto alla Chiesa che Soffre a quello di Open Doors.
Dieci giorni negli Stati Uniti, da Chicago a Cleveland, per andare a incontrare e incoraggiare le comunità delle Chiese orientali di là dell’oceano: il viaggio del Cardinale Sandri negli Stati Uniti ha abbracciato la porzione di oriente cattolico che si trova dall’Illinois all’Ohio, la ha incoraggiata ha guardato alle sfide future.
Lo scorso 14 giugno, Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera, ha avuto in Vaticano il terzo incontro ministeriale con il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, e con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ministro per i Rapporti con gli Stati. Si è trattato di un punto della situazione, in vista del rinnovo del Parlamento e delle cariche.
Febbraio era stato il mese nero degli attacchi alle chiese per la Francia, maggio è stato il mese nero per le chiese di Germania. L’Osservatorio sull’Intolleranza e la Discriminazione contro i cristiani ha infatti contato che dall’inizio di aprile all’inizio di giugno 2019 sono stati riportati 30 attacchi contro le chiese in tutta la Germania.