Il 16 ottobre di 42 anni fa veniva eletto Papa Giovanni Paolo II, nell'anno del centenario della nascita ecco una testimonianza del cardinale Stanisław Dziwisz segretario di Papa Giovanni Paolo II e oggi Arcivescovo emerito dell’arcidiocesi di Cracovia.
Un’oasi di silenzio nel cuore di Roma. A pochi passi dalla frenetica vita universitaria romana, a pochi passi da Viale Regina Margherita (una delle vie più eleganti capitoline) c’è una strada, silenziosa, ricca di alberi e fronde. Un piccolo paradiso della Capitale. Una piccola salita porta a un luogo di preghiera, di silenzio, di clausura. E’ Via dei Villini. Qui si erge con mura austere il monastero delle “Figlie del Cuore di Gesù”, ordine fondato da suor Maria Deluil-Martiny. Il 20 giugno 1873, suor Maria fondò il primo Monastero dell'Istituto delle Figlie del Cuore di Gesù a Berchem-Anversa. Fede e tradizioni, la pia pratica del Quadrante della Misericordia delle “Figlie del Cuore di Gesù” a Roma
“Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità. In questa preghiera ripetiamo molte volte le parole che la Vergine Maria udì dall’Arcangelo e dalla sua parente Elisabetta. A queste parole si associa tutta la Chiesa”. Era il 29 ottobre del 1978 quando Giovanni Paolo II da poco eletto al Soglio di Pietro prima della preghiera dell’Angelus ricordava ai presenti questa sua predilezione.
Quest’anno Caritas Polska compie 30 anni. La Caritas, nata da tre persone che lavoravano all'ultimo piano della sede dell'Episcopato Polacco, adesso è la più grande organizzazione caritativa in Polonia, ed ha programmi di aiuto per circa 3 milioni di persone,grazie a oltre 100 mila volontari.
Nel 1540 un bambino nasce in un piccolo paese dell'entroterra piceno: il suo nome è Felice Rapagnano. Nessuno, e tanto meno la storia, conosce quel nome, ma solo quello di San Serafino da Montegranaro che, diciotto anni dopo, busserà alla porte del convento dei Cappuccini per chiedere di diventare frate, o meglio santo.
Nel 2020 celebriamo il centenario della nascita di San Giovanni Paolo II e il 15° anniversario della sua morte. In coincidenza di questi anniversari importanti l’arcivescovo Stanisław Gądecki, presidente della Conferenza Episcopale Polacca, a nome di tutti i vescovi del Paese si è rivolto a Papa Francesco per proclamare San Giovanni Paolo II dottore della Chiesa e patrono d’Europa.
Assisi continua ad onorare e celebrare il suo beato Carlo Acutis. Dopo la Messa di beatificazione, non mancano gli eventi per continuare a ricordare Carlo, patrono dei "millennials". Continuano fino al 17 ottobre le visite alla sua tomba presso il Santuario della Spogliazione.
Assisi diventa per Carlo Acutis una “Città Eucaristica” con momenti di Adorazione in diverse chiese del centro storico. Assisi, città simbolo della pace e dell'umiltà, in questi giorni pullula di pellegrini e fedeli da tutto il mondo che fanno visita al prossimo beato. Per le strade si respira un clima di festa, ma allo stesso tempo di preghiera. Proprio come amava fare San Francesco festeggiando per Dio e le sue creature, ma sempre pregando e innalzando lodi al Signore.
"Di pellegrini, gli assisani ne vedono passare tanti. Ma Carlo non fu solo un pellegrino. Nei soggiorni prolungati che, insieme, con la sua famiglia, faceva nella Città del Poverello, si annodava un rapporto. Si sviluppava una simpatia che non riguardava solo le memorie francescane della Città, ma i cittadini stessi. Il suo affascinante sorriso fece presto a confondersi con il vissuto di questa città". Così Monsignor Domenico Sorrentino scrive nel suo libro "Originali, non fotocopie. Carlo Acutis e Francesco d'Assisi". ACI stampa ha chiesto al Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino di parlarci di questo rapporto Carlo - San Francesco e il legame del giovane prossimo beato con la città del poverello:
Carlo Acutis tra pochi giorni sarà beato. Nella sua breve vita, 15 anni, sono tanti i segni che ha lasciato. C'è tanta voglia e curiosità di conoscere nel profondo Carlo, nuovo piccolo "esempio di santità". ACI Stampa ha intervistato il postulatore della Causa di Beatificazione di Carlo, Nicola Gori:
In una calda giornata di agosto del 1988 un piccolo fraticello, con il sorriso sul volto ed una busta con degli alimenti, scende dal suo convento a piazza Argentina in Roma, poichè chiamato al citofono da un povero per un po' di cibo.
C’è una vera urgenza nella Chiesa, quella della missione ad gentes: “ Sono necessari evangelizzatori dall’entusiasmo e dalla passione apostolica del Vescovo Daniele Comboni, apostolo di Cristo tra gli africani.
La parabola che Gesù oggi racconta richiama un testo del profeta Isaia che viene chiamato “Il canto della vigna” (Is. 5, 1-7). In esso il profeta descrive la storia del rapporto tra Dio ed il suo popolo. Una storia che sembra molto ricca di eventi, ma che in realtà, guardata in profondità, appare molto monotona. Infatti, da una parte troviamo l’amore infinito di Dio che non si stanca di inviare al suo popolo i suoi messaggeri (i profeti) per richiamarli alla fedeltà e dall’altra il continuo tradimento del popolo. Poiché il popolo si rifiuta di accogliere gli inviti del Signore la vigna cadrà in rovina, non sarà più coltivata e vi cresceranno spine e rovi.
Un momento di festa che collega tramite web i giovani di ogni parte del mondo. E' questo il nobile intento dell'evento online della Pastorale Giovanile dell'Umbria dedicato a Carlo Acutis che si terrà il 2 ottobre alle ore 21.30. A condurre sarà l'attrice Beatrice Fazi, con la presenza di Gigi Cotichella e i PanPers. Appuntamento sui canali Facebook e YouTube di “Chiesa in Umbria”. ACI Stampa ne ha parlato con Don Daniele Martelli della Pastorale Giovanile Regionale dell’Umbria e curatore dell’organizzazione di questo evento.
“A volte, sembra che la verità della nostra fede sia percepita come una minaccia”, sottolinea il Cardinale Rainer Woelki, arcivescovo di Colonia. E fa eco il Cardinale Luis Ladaria, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede: “All’inizio del cristianesimo non c’è una decisione etica o una grande idea, ma l’incontro con Gesù Cristo”.
Non è la prima volta che una ampolla di sangue di San Giovanni Paolo II viene rubata. Era accaduto già nel 2014, quando ad essere derubato fu il primo santuario dedicato a Giovanni Paolo II, quello di San Pietro alla Ienca, dove tutto quello che si respira è dedicato al Papa polacco. Ma il furto della reliquia del Papa santo nel Duomo di Spoleto si inserisce anche in una più ampia lista di furti di reliquie. Negli ultimi 30 anni, in Italia, almeno altri otto casi hanno avuto una rilevanza nazionale. A testimonianza che non solo il fenomeno non è nuovo, ma che è anzi in crescita.
Tre secoli fa, il 4 ottobre, nasceva Giovanni Battista Piranesi. L’artista veneto incisore e architetto tra il 1764 e il 1766 rinnovò la Chiesa di Santa Maria in Aventino, all’interno del complesso della Villa Magistrale, sede di governo del Sovrano Ordine di Malta. Un capolavoro architettonico che nel 2018 ha ritrovato nuova luminosità e l’antica bellezza grazie ai lavori di restauro.
“Famiglia di nazioni”, così Giovanni Paolo II definì nel 1995 in un discorso storico, le Nazioni unite. Era una novità assoluta e proprio nel momento in cui l’Onu affrontava un periodo di crisi.
Gesù anche questa domenica ci parla con una parabola la quale, pur avendo una grande connotazione polemica nei confronti della classe dirigente del suo tempo, è rivolta anche a noi. L’insegnamento appare molto chiaro. E’ possibile dire di “si” a Dio con le parole, ma non con la vita. Questo accade, ad esempio, quando si ascoltano espressioni del tipo: io credo, ma non vado a messa. Oppure quando a belle parole non fanno seguito i fatti. Tuttavia, è possibile anche l’atteggiamento contrario. Infatti, nella parabola, al “sì” inoperoso, troviamo anche il “no” del secondo figlio, che poi ci ripensa a va a lavorare nella vigna. Nel primo caso le parole sono buone, ma manca l’azione. Nel secondo le parole non sono positive, ma l’azione è buona. Ciò che conta, dunque, sono i fatti. Solo il figlio che obbedisce al padre, compie anche la sua volontà che dapprima rifiuta, ma che poi accoglie.
Antonia Salzano, la mamma del giovanissimo Carlo Acutis che sarà beatificato il prossimo 10 ottobre ad Assisi, racconta ad EWTN la sua emozione, a pochi giorni dal grande evento. La storia di Carlo ha davvero colpito i fedeli di tutto il mondo e Antonia, sua mamma, anche in questa intervista concessa ad EWTN, ricorda i tratti principali del suo giovane figlio, scomparso troppo presto a causa di una leucemia fulminante.