Ultime Notizie: finanze vaticane

Una veduta dello Stato di Città del Vaticano / Wikimedia Commons

Finanze vaticane, nel bilancio di missione 2022 anche l’affare del palazzo di Londra

Il bilancio 2022 della Santa Sede è un bilancio che viene chiamato di “missione”, che deve essere considerato più un budget o un bilancio preventivo, e che viene presentato come un ulteriore passo dell’impegno della Santa Sede, e del lavoro della Segreteria per l’Economia, verso la piena trasparenza finanziaria. Ma quello della Santa Sede è anche un bilancio che lascia delle questioni aperte, anche quando vuole dare risposte. E una delle questioni aperte riguarda la gestione dell’investimento della Segreteria di Stato in un palazzo di lusso a Londra, un affare che è finito sotto le lenti di un procedimento giudiziario vaticano ancora in corso, e che però è stato portato a termine in maniera fruttuosa.  

Charlotte Kreuter-Kirchhof, nuovo vicecoordinatore del Consiglio per l'Economia / Arcivescovado di Padenborn

Papa Francesco, una donna vice coordinatore del Consiglio per l’Economia

Una donna vice-ministro delle Finanze vaticano. Charlote Krueter-Kirchhof, membro del Consiglio per l’Economia, è stata nominata oggi da Papa Francesco come vicecoordinatore del Consiglio. Il Consiglio consta di 15 membri, è cordinato dal Cardinale Reinhard Marx, e Kreuter Kirchhof era entrata nel Consiglio ad agosto 2020, quando la sua membership era stata rinnovata.  

La prima udienza del processo sul Palazzo di Londra in Vaticano, 27 luglio 2021  / Vatican News

Vaticano, processo sul Palazzo di Londra. Tutto quello che c’è in gioco

Dieci imputati, tra i quali un cardinale. Un investimento finanziario che è finito del turbine di indagini per presunti crimini di estorsione e peculato. Diversi ex funzionari della Santa Sede a processo. Un monsignore collaborazionista. Il processo che riprende in Vaticano il 5 ottobre ha tutti gli elementi di una storia investigativa da romanzo. Ma, al di là della narrativa e dell’indiscutibile interesse mediatico, il processo presenta anche una serie di temi che vanno molto al di là dei fatti contestati. E che potrebbero persino incidere sul futuro della Santa Sede.  

Veduta di piazza San Pietro dalla Basilica / Wikimedia Commons

Finanze vaticane, ecco il primo bilancio APSA. Pubblicato anche il bilancio della Curia

Per la prima volta, l’Amministrazione per il Patrimonio della Sede Apostolica pubblica il suo bilancio annuale, certificando cifre, investimenti, società partecipate e intenzioni di bilancio. Un passo verso la totale trasparenza finanziaria. Nello stesso giorno, viene reso noto anche il bilancio della Curia. Ma manca ancora il bilancio dello Stato di Città del Vaticano, che non viene comunicato ormai dal 2016.  

Uno scorcio dello Stato di Città del Vaticano / Wikimedia Commons

Finanze vaticane, l’autorità antiriciclaggio vuole marcare una discontinuità

È un rapporto che ci tiene a marcare una discontinuità con il passato, a partire dal nome dell’Autorità (prima si chiamava Autorità di Informazione Finanziaria, ora Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria) fino ad arrivare alla grafica. Ed è un rapporto che vuole sottolineare i risultati raggiunti dalla nuova direzione, a partire dal Rapporto Moneyval sui progressi, che viene definito in termini molto positivi nonostante la Santa Sede abbia ricevuto solo valutazioni intermedie, e sei su 11 di quelle valutazione pendevano piuttosto verso il lato dei giudizi negativi che da quelli positivi.  

Veduta dall'alto dello Stato di Città del Vaticano. Al centro, il cortile su cui si affacciano gli uffici della Segreteria per l'Economia / gcatholic

Finanze Vaticane, ecco come verrà applicato il Codice degli appalti

Con un decreto in 49 articoli e 7 allegati, con vari moduli che servono appunto per richiedere e definire spese e acquisti, il codice per gli appalti vaticani promulgato l’1 luglio 2020 prende forma, definisce le procedure, ma mantiene anche la necessaria riservatezza sul merito di alcune operazioni finanziarie, per le quali si rimanda alla Commissione per le Materie Riservate stabilita il 5 ottobre 2020. È un regolamento che non copre le operazioni nel settore immobiliare, per le quali ci sarà un regolamento ad hoc entro il 31 dicembre 2021.  

Una veduta della Basilica di San Pietro / Bohumil Petrtik / ACI Group

Finanze vaticane, luci e ombre dell’ultimo rapporto sui progressi MONEYVAL

È un rapporto considerato generalmente positivo, che proietta Santa Sede al sesto round di valutazioni (una delle cinque nazioni al mondo ad essere arrivata così avanti). Allo stesso tempo, il rapporto del comitato del Consiglio d’Europa MONEYVAL sulle finanze della Santa Sede / Stato di Città del Vaticano mette in luce tutte le criticità del sistema vaticano, e in particolare quello giudiziario.  

La cupola di San Pietro  / Daniel Ibanez / ACI Group

Finanze vaticane, l’Agenzia delle Entrate USA dà la luce verde

Finanze vaticane, luce verde dagli USA. Mentre ancora si attende la pubblicazione del rapporto MONEYVAL sui progressi di Santa Sede / Stato di Città del Vaticano in termini di trasparenza finanziaria (il rapporto è stato approvato a fine aprile, ma c’erano poi successivamente almeno 18 giorni di editing prima della pubblicazione), Vatican News dà risalto alla notizia che l’Internal Revenue Service, il servizio delle entrate del governo degli Stati Uniti, ha inserito il Vaticano tra le giurisdizioni equivalenti a quella USA in materia di adeguata verifica del cliente.  

 Alessandro Cassinis Righini, Revisore Generale della Santa Sede / pd

Finanze Vaticane, Papa Francesco nomina il Revisore Generale

È Alessandro Cassinis Righini il nuovo Revisore Generale della Santa Sede. E la sua scelta è un segno di continuità di Papa Francesco, dato che Cassinis Righini fungeva le funzioni di revisore generale ad interim dal giugno 2017, da quando, cioè, il primo Revisore generale vaticano, Libero Milone, si dimise dal suo incarico.  

Veduta della Basilica Vaticana e della bandiera della Santa Sede / Bohumil Petrik / ACI Group

Papa Francesco, un provvedimento anti-corruzione nel giorno di Moneyval

Da oggi in poi, Capi dicastero e vicedirettori con contratto dirigenziale quinquennale della Curia, insieme a quanti hanno responsabilità amministrative, dovranno dichiarare, sotto giuramento, di non aver avuto condanne né di avere possibili conflitti di interesse sul ramo finanziario, e potranno essere sanzionati dalla Segreteria per l’Economia in caso di dichiarazione falsa. Lo stabilisce un motu proprio di Papa Francesco, firmato il 26 di aprile ma in vigore da oggi, che, per una casualità, è anche il giorno in cui la plenaria del comitato Moneyval a Strasburgo discute il Quinto rapporto sui progressi della Santa Sede in termini di trtasparenza finanziaria.  

Il Tribunale dello Stato di Città del Vaticano / AG / ACI Group

La giustizia vaticana, il punto

Il 5 febbraio 2021, veniva annunciata da parte di Papa Francesco la nomina di un promotore di Giustizia per la Corte d’Appello vaticana, il magistrato italiano Catia Summaria, a coprire un incarico rimasto vacante dal 2020. Contestualmente, venivano nominati anche altri due giudici di corte d’appello. Ma appena tre giorni dopo, l’8 febbraio, Papa Francesco firmava un motu proprio recante “modifiche in materia di giustizia” che, di fatto, ridimensionava molto il ruolo della Corte d’Appello vaticana. Anzi, de facto sembrava eliminare del tutto il ruolo del promotore di Giustizia.  

Vaticano, Torrione Niccolo IV, sede dello IOR / AG / ACI Group

Finanze vaticane, il punto

Cose positive e negative della finanza vaticana, e in particolare del modo in cui il sistema giudiziario vaticano applica le leggi, saranno delineate con precisione il prossimo 26 aprile da un progress report (rapporto sui progressi) di MONEYVAL, il comitato del Consiglio d’Europa che valuta l’aderenza alle norme internazionali di trasparenza finanziaria dei Paesi che partecipano al processo. Questo rapporto, in particolare, è molto atteso. Perché farà capire se il nuovo corso dato da Papa Francesco alle finanze vaticane è efficace e riconosciuto a livello internazionale, oppure no.  

Carmelo Barbagallo, presidente dell'Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria della Santa Sede / Vatican News

Finanze vaticane, l’ASIF avrà un nuovo responsabile per la vigilanza

Un nuovo responsabile per la sezione vigilanza dell’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria della Santa Sede: lo annuncia il presidente Carmelo Barbagallo, al termine di una lunga intervista concessa ai media vaticani lo scorso 20 marzo. Una intervista, in fondo, che non dà particolari novità, se non questa notizia, che probabilmente non va considerata una notizia a margine.  

la Basilica di San Pietro / Bohumil Petrik / CNA

Santa Sede, Papa Francesco approva il bilancio. Atteso un deficit di 49,7 milioni

La Santa Sede attende un deficit di 49,7 milioni di euro nel 2021. Una cifra fortemente influenzata dalla crisi del coronavirus, che ha portato anche a una riduzione dei proventi dagli affitti commerciali, nonché ad un minore guadagno dagli asset. Ma una cifra mitigata anche dai 30,3 milioni arrivati dall’Obolo di San Pietro, Lo sottolinea una nota della Segreteria per l’Economia, che comunica che Papa Francesco ha approvato il bilancio della Santa Sede del 2021 discusso al Consiglio per l’Economia del 16 febbraio.  

La bandiera della Santa Sede / Bohumil Petrik / CNA

Finanze vaticane, il Consiglio per l'Economia si riunisce per definire il budget 2021

Tre sono i nodi cruciali per le finanze vaticane: il budget annuale della Santa Sede; l’applicazione del motu proprio che trasferisce i fondi della Segreteria di Stato all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; la migliore organizzazione dei conti e la nomina dei revisori contabili. Ne hanno discusso i membri del Consiglio per l’Economia, riuniti online nel pomeriggio del 16 febbraio, per la prima volta nella nuova composizione. Insieme a loro, il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato; padre Juan Antonio Guerrero Alves, prefetto della Segreteria per l’Economia, con il suo direttore generale Maximino Caballero Ledo e il direttore della sezione amministrati della stessa Segreteria Emilio Ferrara.  

La sede dell'AUSTRAC, l'autorità antiriciclaggio australiana / whitsundaytimes

Non c’è mai stato un Australia-gate vaticano. Era un errore dell’autorità australiana

Si ridimensiona l’Australia-gate vaticano. L’Austrac, autorità anti-riciclaggio australiana, aveva comunicato negli scorsi giorni che dalla Santa Sede erano partiti verso l’Australia 2,3 miliardi di dollari australiani (un po’ di meno di un miliardo e mezzo di euro) per operazioni poco chiare. Ma non era così. La stessa autorità australiana ha fatto sapere che si è trattato di un errore di calcolo: erano 9,5 milioni di dollari australiani (circa 6,5 milioni di euro), distribuiti in 362 bonifici versati tra il 2014 e il 2020.  

La cupola di San Pietro di notte vista dai giardini vaticani / Lauren Cater / ACI Group

Papa Francesco, la riforma della Curia sarà come ci si aspettava?

Con il passaggio delle finanze della Segreteria di Stato all’Amministrazione per il Patrimonio della Sede Apostolica (APSA) comincia un nuovo capitolo nelle riforme volute da Papa Francesco. Perché la Praedicate Evangelium, la bozza di costituzione apostolica che andrà a regolare funzioni e uffici della Curia, aveva chiaramente centralizzato tutto sulla Segreteria di Stato vaticana. Ora, però, con la decisione di Papa Francesco di togliere alla Segreteria di Stato la sua autonomia finanziaria, potrebbe essere messo in discussione tutto l’ufficio della Segreteria di Stato.  

Veduta di piazza San Pietro / Wikimedia Commons

Finanze vaticane, stabilito come la Segreteria di Stato perderà il controllo dei fondi

La Segreteria di Stato perde un pezzo, mentre la Segreteria per l’Economia diventa anche “Segreteria papale per le materie economiche finanziarie”. A partire dall’1 gennaio 2021, la Segreteria di Stato vaticana trasferirà tutti i fondi e proprietà immobiliari all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica; quando questo non sarà possibile, farà una speciale delega alla stessa amministrazione; l’APSA, a sua volta, dovrà costituire un accantonamento di bilancio denominato “Fondi Papali”, in cui confluiranno l’Obolo di San Pietro, il Fondo Discrezionale del Santo Padre e i Fondi Intitolati. Tutte le donazioni, poi, saranno incluse in un Budget Generale della Santa Sede.  

La targa dell'Autorità di Informazione Finanziaria, che si chiamerà ora Autorità di Informazione e Supervisione Finanziaria / Vatican Media

Finanze vaticane, l’AIF rafforza la presidenza, cambia nome e stabilisce un nuovo ufficio

L’Autorità di Informazione Finanziaria cambia nome, diventa Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria, e rafforza il ruolo del presidnte nel proporre ed elaborare gli obiettivi strategiche dell’Autorità. Con un chirografo, Papa Francesco rende ufficiali le modifiche già annunciate al momento della presentazione del rapporto AIF 2019. Viene istituita anche una sezione su Regolamentazione e Affari legali.  

La bandiera della Santa Sede  / Bohumil Petrik / CNA

Finanze Vaticane, Papa Francesco trasferisce i fondi della Segreteria di Stato

La Segreteria di Stato non gestirà più fondi, e tutti i suoi investimenti devono essere passati all’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA), con la possibilità di chiudere addirittura l’ufficio amministrativo in Segreteria di Stato. La notizia, già nell’aria, è stata resa ufficiale oggi, dopo una riunione presieduta da Papa Francesco che ha definito anche le modalità di questa transizione, delineate da una Commissione di Passaggio e Controllo che entra in funzione per tre mesi.