Ultime Notizie: Il vangelo della domenica

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L’incredibile diventa credibile per mezzo della fede. XXVII Domenica del Tempo Ordinario

La richiesta dei discepoli di questa domenica: “Signore aumenta la nostra fede!” è la nostra stessa invocazione. Anzi potrebbe diventare una stupenda giaculatoria da rivolgere al Signore lungo la nostra giornata: quando ci troviamo in qualche necessità materiale o spirituale; quando avvertiamo la presenza del pericolo; quando ci vediamo deboli di fronte al dolore; quando sperimentiamo un senso di fallimento nell’apostolato; quando sembra che le anime non rispondano alla grazia del Signore; quando ci troviamo in adorazione davanti al Tabernacolo.

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Il giudizio di Dio sovvertirà le situazioni umane. XXVI Domenica del Tempo Ordinario

Gesù, in questa domenica, racconta una parabola che ha come protagonisti un uomo ricco - la cui unica occupazione sembra essere quella di festeggiare, divertirsi e godere - e un uomo povero, affamato e ammalato. Si tratta, però, di due situazioni che non durano per sempre perché sopraggiunge la morte che pone fine alla vita di entrambi. Dopo la morte la loro condizione cambia radicalmente, viene capovolta: il povero viene portato “dagli angeli nel seno di Abramo” cioè vive eternamente nella consolazione e nella gioia frutto dell’abbraccio amoroso della Santissima Trinità, mentre il ricco viene gettato nell’inferno dove subisce terribili patimenti e tormenti.

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I poveri sono gli amici di Dio. XXV Domenica del Tempo Ordinario

La parabola di questa domenica racconta una storia scandalosa perché sembra che Gesù presenti come modello di vita un amministratore disonesto. Ma a ben guardare la nostra attenzione viene attirata non dall’infedeltà del fattore o dai mezzi poco leciti che utilizza per farsi degli amici, ma dalla sua astuzia. Gesù desidera che noi ci lasciamo impressionare dalla prontezza, dalla furbizia e dal coraggio con cui il fattore ha preso una decisione per assicurarsi un futuro dignitoso.

Gesù Buon Pastore / Public Domain

L’infinito amore di Dio nei confronti dell’uomo. XXIV Domenica del Tempo Ordinario

Nelle parabole di questa domenica troviamo svelato l’infinito amore di Dio nei confronti dell’uomo. Le tre famose parabole della misericordia le quali narrano l’esperienza di una perdita e di un ritrovamento - la pecora perduta e ritrovata, la moneta perduta e ritrovata, il figlio perduto e ritrovato - sono la risposta di Cristo alle accuse che gli vengono rivolte di essere vicino e di accogliere i peccatori.

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L’infinito amore di Dio nei confronti dell’uomo. XXIV Domenica del Tempo Ordinario

Nelle parabole di questa domenica troviamo svelato l’infinito amore di Dio nei confronti dell’uomo. Le tre famose parabole della misericordia le quali narrano l’esperienza di una perdita e di un ritrovamento - la pecora perduta e ritrovata, la moneta perduta e ritrovata, il figlio perduto e ritrovato - sono la risposta di Cristo alle accuse che gli vengono rivolte di essere vicino e di accogliere i peccatori.

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La sequela a Cristo richiede fedeltà. XXIII Domenica del Tempo Ordinario

Le parole che Gesù pronuncia oggi nel Vangelo appaiono molto dure. In realtà il Signore intende precisare alla folla che lo segue - per evitare fraintendimenti - le condizioni necessarie per porsi alla Sua sequela.

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L'umiltà, fondamento di tutte le virtù. XXII Domenica del Tempo Ordinario

In questa domenica troviamo Gesù invitato a pranzo a casa di un fariseo. Gesù, da acuto osservatore, si diverte ad osservare con quanta preoccupazione gli ospiti cercano di occupare i posti d’onore. Allora, racconta una parabola dove condanna questa spasmodica ricerca dei primi posti. E offre un consiglio: “Quando sei invitato a nozze, non metterti al primo posto”.

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La salvezza è dono di Dio. XXI Domenica del Tempo Ordinario

“Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. La salvezza eterna cioè, è per molti o per pochi? L’interrogativo che viene posta a Gesù ha un carattere puramente accademico. Infatti era oggetto di disputa all’interno delle scuole di teologia. Gesù non risponde direttamente alla domanda, perché a Lui non interessano questioni sterili come quelle che vengono affrontate in tanti dibattiti. A Lui non interessa il numero, interessa andare al cuore della questione.

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Scegliere Cristo è una scelta radicale. XX Domenica del Tempo Ordinario

La pace che Gesù è venuto a portare non è la pace del mondo. Lo afferma chiaramente: Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo io la do a voi (Gc 14.27). Esiste, dunque, una pace del mondo e la pace di Cristo. La pace che Gesù dona non è esente da tensioni perché Egli con la sua Persona e la sua Parola denuncia la causa vera della divisione, della guerra e della ingiustizia e dalla quale solo Lui può liberarci, peccato che porta a sovvertire il vero, il bene ed il bello

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Gesù dà significato alla vita. XIX Domenica del Tempo Ordinario

Il brano di Vangelo di questa domenica ci presenta tre parabole di Gesù indirizzate a “un piccolo gregge”. Con questa espressione il Signore intende rivolgersi a quella minoranza di autentici discepoli che in mezzo ad una generale apostasia rimangono fedeli alla loro fede e mantengono vive nel tempo e nella storia le promesse del Signore Gesù. Questa loro fedeltà torna a vantaggio di molti perché desiderano il bene e hanno fame e sete di un mondo più giusto.

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Arricchire davanti a Dio. XVIII Domenica del Tempo Ordinario

Due fratelli litigano tra di loro per la divisione di un’eredità e chiedono l’intervento di Gesù, il quale rifiuta di lasciarsi trascinare in una diatriba che non lo riguarda e nella risposta che offre porta la questione ad un livello più alto. Egli, infatti, mette a nudo la stortura che attanaglia il cuore dei due fratelli, causa del loro litigio: la cupidigia. Si tratta di un’inclinazione istintiva del cuore dell’uomo, la quale porta a ritenere che la vita e il suo valore dipendano dalle ricchezze che uno possiede.

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Il Padre nostro e l'Eucaristia. XVII Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo di questa domenica ci presenta la preghiera del Padre Nostro. Si tratta di una preghiera che ci permette di scoprire gli intimi desideri di Gesù: che cosa gli sta a cuore, che cosa determinava le sue scelte. Pregare con il Padre Nostro significa andare al centro dell’insegnamento di Gesù e penetrare nel suo cuore.

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Il servizio e l'ascolto. XVI Domenica del Tempo Ordinario

Il Vangelo di questa domenica pone al centro della vita cristiana il tema dell’ascolto della Parola di Dio. L’occasione è data a Gesù dall’accoglienza che riceve in casa di amici: Lazzaro, Marta e Maria. Le due sorelle assumono nei confronti di Cristo un atteggiamento molto diverso. Marta è preoccupata “dai molti servizi” per potere accogliere l’illustre ospite con tutti i riguardi e le attenzioni che merita, mentre Maria è tutta attratta dalla Persona di Gesù e si pone seduta ai suoi piedi per ascoltare la sua Parola.

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Chi è il mio prossimo? XV Domenica del Tempo Ordinario

Nel brano di Vangelo di questa domenica troviamo la domanda cruciale dell’esistenza umana: Cosa fare per avere la vita eterna. Gesù in un’altra parte del Vangelo dichiara che la vita eterna è la realtà decisiva e, pertanto, perdere la propria anima rappresenta il fallimento totale della vita. Lo scriba, che pone a Gesù la questione, è consapevole che la vita eterna non piove dall’alto, ma dipende anche da un “fare” e, dunque, desidera sapere in che cosa consiste questo “fare”. La risposta di Cristo è chiara, semplice ed essenziale. La via che porta alla vita eterna è l’amore verso Dio e verso il prossimo. Fuori dall’amore non c’è azione che abbia vero valore. 

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Nessuno è escluso dalla salvezza. XIV Domenica del Tempo Ordinario

Il brano di Vangelo di questa domenica ci presenta Gesù che invia in missione i settantadue discepoli. Non solo i dodici apostoli! Con questa decisione il Signore vuole aiutarci a comprendere che l’annuncio del Vangelo non è affidato solo ai vescovi, ai sacerdoti e ai diaconi ma a tutti i cristiani. L’evangelizzazione appartiene alla vocazione cristiana e trova la sua ragion d’essere nel sacramento del Battesimo, nel quale siamo stati liberati dalla schiavitù del peccato e resi partecipi della vita stessa di Dio.

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Gesù è l’uomo libero per eccellenza. XIII Domenica del Tempo Ordinario

Gesù sa cosa lo attende a Gerusalemme: la passione e la morte. Eppure rompe i ponti con la Galilea e si dirige decisamente verso Gerusalemme, affronta con coraggio il suo destino. Un destino di incomprensione e di rifiuto da parte di coloro che Egli è venuto a beneficare, a salvare. Non si tratta solo di un’esperienza che ha vissuto Cristo, ma che continua ancora oggi nella vita della Chiesa e di tantissimi cristiani sparsi nel mondo.

Alexey Gotovskiy/CNA

Nell’Eucarestia Cristo torna a donarsi. Solennità del Corpus Domini

Vorrei iniziare la nostra riflessione con una domanda. Chi siamo noi? Siamo una comunità di credenti uniti nella stessa fede, nella stessa speranza e nella stessa carità. Una comunità viva perché animata dallo stesso Spirito di Cristo. Noi siamo Chiesa!

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Dio non è isolamento, ma famiglia e comunità. Santissima Trinità

Dopo aver rinnovato i misteri della salvezza – dalla nascita di Cristo a Betlemme fino alla venuta dello Spirito Santo a Pentecoste – la Liturgia ci propone il mistero centrale della nostra fede: la santissima Trinità, fonte di tutti i doni e le grazie, mistero ineffabile di Dio. Oggi, la Chiesa invita la comunità cristiana, dopo avere meditato gli eventi della fede, a contemplare il punto da cui tutto parte, la vita intima di Dio.

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Con lo Spirito Santo la nostra è una sicurezza senza limiti. Solennità di Pentecoste

Lo Spirito Santo si manifesta con il fuoco ed il vento.

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L'annuncio del Vangelo ha una dimensione universale. Ascensione del Signore

Dopo la Resurrezione il posto di Cristo non è più presso gli apostoli sulla terra, ma nell’eternità di Dio. E’ per questa ragione che l’evangelista san Luca conclude il suo vangelo con l’episodio dell’Ascensione di Gesù al cielo e le ultime parole di Gesù ai discepoli. Ad essi, e per mezzo di essi alla Chiesa, il Signore affida la missione di educare e di stimolare le persone a desiderare l’amicizia con il Signore per fare progredire e avviare l’umanità verso il Regno di Dio.