Ultime Notizie: Le interviste di Acistampa

L'arcivescovo Gadecki durante la Messa conclusiva dell'assise CCEE a Poznan, 16 settembre 2018 / Episkopat News

L’arcivescovo Gadecki, "la Chiesa alle prese con le sfide della postmodernità"

La prima cattedrale di Polonia è a Poznan, dove l’arcidiocesi ha festeggiato quest’anno i 1050 anni. L’arcivescovo è Stanislaw Gadecki, presidente della Conferenza Episcopale Polacca. E, per l’occasione, anche il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee è stato a Poznan, dal 13 al 16 settembre, per la sua assemblea annuale. Al termine della quale l’arcivescovo Gadecki guarda alle sfide future, prima fra tutte, la postmodernità.  

L'arcivescovo Sigitas Tamkvevicius, imprigionato dal KGB dal 1983 al 1988 / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Il vescovo sopravvissuto al KGB: “Papa Francesco ha visto le radici del nostro male”

È stato imprigionato, deportato in Siberia, e poi liberato nei tempi della Perestrojka. Ed era lì, accanto a Papa Francesco, a visitare il Museo dell’Occupazione, facendogli vedere quelle celle in cui lui stesso era stato. “È lì che ci sono le radici del nostro male”, sottolinea l’arcivescovo Sigitas Tamkevicius.  

Ritratto del Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee  / PD

Cardinale Bagnasco: “Tra Chiesa e Stato collaborazione, non separazione ostile”

Tra Chiesa e Stato ci sia una “collaborazione onesta e leale”, non una “separazione ostile”, con la consapevolezza che la Chiesa serve l’uomo, e non può tacere la verità. Il Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, delinea con ACI Stampa il rapporto tra Chiesa e Stato al termine della plenaria dei vescovi europei, che si è tenuta a Poznan dal 13 al 16 settembre. Tema principale dell’assemblea era la solidarietà.  

Il professor Udo Di Fabio, giurista che ha fatto da relatore al Ratzinger Schuelerkreis di quest'anno, a Castel Gandolfo dal 6 al 9 settembre / Wikimedia Commons

Il relatore dello Schuelerkreis: “C’è bisogno di una laicità benevola”

La visione di uno Stato “neutrale nei confronti delle religioni”, ma che allo stesso tempo ne riconosca il ruolo e il valore, è quella proposta da Udo Di Fabio. Cattolico, già membro della Corte Costituzionale di Germania, molto ben conosciuto da Benedetto XVI, Di Fabio ha parlato agli ex studenti di Benedetto XVI, il famoso ormai Ratzinger Schuelerkreis che si è riunito dal 6 al 9 settembre a Castel Gandolfo. Con ACI Stampa, affronta il tema dell’incontro, “Chiesa e Stato, Chiesa e società”, fornendo la sua visione di una “laicità benevola”.

Un incontro di Benedetto XVI e padre Stephan Horn, che fu suo assistente universitario / PD

Schuelerkreis, padre Horn: “Per Benedetto XVI, la Chiesa si è troppo adattata al mondo”

Il problema di una Chiesa che si “adatta troppo al mondo”, mentre ci vorrebbe “una minoranza creativa”, è al cuore del pensiero di Benedetto XVI, secondo padre Stephan Horn, coordinatore del Ratzinger Schuelerkreis, il circolo di ex studenti di Benedetto XVI che si riunisce dal 6 al 9 settembre a Castel Gandolfo.

Il Cardinale Pietro Parolin alla consacrazione della Chiesa Madre di Cassino come Con-Cattedrale della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, Cassino 12 agosto 2018 / Giovanni Mancini

Il Cardinale Parolin: “In Irlanda per annunciare il Vangelo della famiglia”

Il viaggio in Irlanda, per annunciare il “Vangelo della famiglia”. Il problema del Nicaragua, che si può risolvere solo con un “serio dialogo nazionale”. E la questione cinese, tutta ancora aperta. Al termine della celebrazione per la consacrazione della Chiesa Madre di Cassino a Concattedrale della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità, si è soffermato brevemente con ACI Stampa su tre temi di interesse internazionale, parte del grande sforzo della diplomazia pontificia.  

L'arcivescovo Vanags, capo della Chiesa luterana di Lettonia, di fronte il Battistero nella Cattedrale, dove furono battezzati i primi cristiani / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Lettonia, anche i luterani "gioiosi" per l'arrivo di Papa Francesco

Papa Francesco sarà nei Paesi Baltici dal 22 al 25 settembre, e la tappa in Lettonia sarà quella del dialogo ecumenico. Tanto che l’incontro sarà nella cattedrale luterana che in realtà fu la prima cattedrale cattolica, e dove ancora è il battistero in cui furono battezzati i primi cristiani. A raccontarlo è l’arcivescovo luterano Janis Vanags. Sarà lui ad accogliere Papa Francesco. E lo farà con “gioia”, testimoniando con le sue parole che il dialogo ecumenico è davvero vivo in Lettonia.  

L'arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, nel suo studio / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Santa Sede alle Nazioni Unite, c’è una opposizione?

Se il lavoro della Santa Sede nel concerto internazionale è universalmente riconosciuto, c’è stata anche una opposizione alla sua presenza come Stato sovrano nelle organizzazioni internazionali, sfociato a metà anni Novanta nella campagna “See change”. Ma oggi è ancora così? L’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York, sostiene che no, non è più così, anche se una certa resistenza ideologica resta.  

L'arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite / Holy See Mission

Le Nazioni Unite, terra di evangelizzazione

Non solo l’impegno nei negoziati. La Santa Sede partecipa ai lavori delle Nazioni Unite con un compito particolare di evangelizzazione, che in realtà permea tutta l’attività della diplomazia pontificia. Per la Santa Sede, la diplomazia è uno dei mezzi con cui diffondere e proteggere la fede. Ne parla l’arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’ufficio ONU di New York.

sanbenedettoinpiscinula.it

Trastevere. Gli Araldi del Vangelo festeggiano San Benedetto

San Benedetto, la cui festa si celebra l’11 luglio, fu il monaco fondatore del monachesimo occidentale, profeta e fondatore dell’Europa cristiana. Sin dalla tenera età fu inviato a Roma per svolgere gli studi letterari, ma subito sconvolto dalla vita dissoluta della Città, si ritirò, secondo la Tradizione, presso un palazzo della Gens Anicia a Trastevere dove soggiornò per poco tempo, prima di abbandonare la casa e i beni paterni per abbracciare la vita monastica. Nella Chiesa di San Benedetto in Piscinula, costruita nel XII secolo, accanto ai ruderi di un antico palazzo della Gens Anicia, c’è una stanzetta risalente il V secolo che, a seconda della tradizione, funse da camera da letto di San Benedetto ancora adolescente quando era a Roma per gli studi. Ed è proprio in quella Chiesa che gli Araldi del Vangelo celebrano l’11 luglio, con una grande festa, il santo di Norcia. ACI stampa ha intervistato, Padre Carlos Werner, Presidente della sezione italiana degli Araldi del Vangelo.

L'arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York / Holy See Mission

Quale è l’importanza della Santa Sede alle Nazioni Unite?

Perché le Nazioni Unite sono importanti per la Santa Sede? Perché c’è una missione e un Osservatore permanente negli organismi internazionali? Spesso, quando si parla di diplomazia pontificia, si cerca proprio di comprendere il motivo della presenza della Santa Sede nei grandi organismi multilaterali. E forse il modo più semplice di rispondere è quello dell’arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’ONU di New York: “Crediamo che tutte le nazioni debbano stare insieme per il bene di tutta la comunità internazionale”.  

Papa Francesco con l'arcivescovo Cacucci visita la Cattedrale di San Sabino, a Bari, prima di ripartire per Roma, 7 luglio 2018 / Vatican Pool

Arcivescovo Cacucci: “A Bari ci siamo ricongiunti con i primi secoli della Chiesa”

La presenza dei patriarchi a Bari, la loro comunione, il loro stare insieme in sinodalità ha rappresentato un “ricongiungimento con i primi secoli della Chiesa”. E questo “ha un valore infinitamente più importante della geopolitica”. L’arcivescovo Francesco Cacucci, di Bari-Bitonto, tira le fila dell’incontro di preghiera per la pace con Papa Francesco e i Patriarchi di Oriente.

MM ACI Stampa

Il Cardinale Sandri: "Da Bari un gesto profetico ed ecumenico"

Un incontro ecumenico, un segno tangibile di unità tra i cristiani quello che si sta concludendo a Bari con il Papa, i Patriarchi ed i Capi delle Chiese cristiane del Medio Oriente. Una occasione per invocare il dono della pace su tutta la regione. ACI Stampa ha chiesto un primo bilancio di questo “summit” al Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

Il vescovo Teemu Sippo di Helsinki (il primo sulla sinistra) con una delegazione ecumenica finlandese durante una recente visita al Patriarcato di Mosca / mospat.ru

Papa Francesco a Bari, e quell’incontro ecumenico che non ci fu ad Helsinki

Sarà nella Basilica di Bari che si terrà il primo momento di preghiera ecumenica per la pace in Medio Oriente voluto da Papa Francesco. E la scelta di Bari non è un caso: è la città ecumenica per eccellenza, dove tradizione cattolica e tradizione bizantina si incontrano. Ma c’è un’altra città, insospettabile, che sarebbe potuta essere il terreno di uno storico incontro ecumenico: Helsinki.  

I vescovi di Hong Kong e Macao in visita ad limina da Papa Francesco il 23 giugno 2018 / Vatican Media

Vescovo di Hong Kong: “La Chiesa sta con gli ultimi, non compete con il governo”

Nessuna competizione con il governo, ma la necessità, piuttosto, di stare con gli ultimi, e anche di costruire una nuova società a partire dall’educazione. Il vescovo di Hong Kong Yeung Ming-cheung, è stato in Vaticano per l’ad limina dei vescovi di Hong Kong e Macao. Si sono incontrati con il Papa il 23 giugno, al culmine di una settimana trascorsa nei dicasteri della Curia romana. Il vescovo Yeung sottolinea il sistema particolare di Hong Kong, che pure è sotto la Cina. Non entra nel merito delle polemiche su un eventuale accordo tra Santa Sede e Repubblica Popolare Cinese. Ma guarda con interesse e sollecitudine ai cattolici nella Repubblica Popolare. Perché la Chiesa non deve competere con il governo. Ma è chiamata ad essere vicina alle persone.

Papa Francesco con l'arcivescovo Ivan Jurkovic, Osservatore Permanente della Santa Sede a Ginevra presso l'ONU e altre organizzazioni internazionali / Vatican Media / ACI Group

Papa Francesco, e il suo messaggio alla Ginevra internazionale che non ha visto

Non c’è solo la Ginevra dell’ecumenismo, ma anche la Ginevra internazionale, quella fatta delle grandi organizzazioni che hanno sede nella città svizzera e cui la Santa Sede partecipa apertamente. Ma in questa Ginevra internazionale rientra pure il Consiglio Ecumenico delle Chiese, e dunque in qualche modo il viaggio di Papa Francesco si rivolgeva nche alle grandi organizzazioni. Ne parla con ACI Stampa l’arcivescovo Ivan Jurkovic, Osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Ginevra.

ACI Stampa

Uno sguardo sull'Europa: parla il Cardinale Angelo Bagnasco

Una Europa leggera, la percezione della fede, sovranismi e migrazioni, persecuzioni anticristiane. Sono i temi affrontati dal Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, in questa intervista rilasciata in esclusiva ad ACI Stampa. 

Padre Iwaumadi, decano dell'Istituto Ecumenico di Bossey, nella sala conferenze dell'Istituto  / AG / ACI Group

L'ecumenismo dopo il Papa a Ginevra. "Il cammino teologico non è messo da parte"

Se c’è una cosa di cui padre Laurence Iwuamadi è sicuro, è che il dialogo teologico in campo ecumenico non è terminato. E questo nonostante documenti nuovi non ce ne siano stati, e gli ultimi sviluppi teologici nel dialogo non abbiano avuto sostanziali passi avanti. Ma lui, primo decano cattolico dell’Istituto Ecumenico di Bossey, sottolinea che è solo questione di tempo.

Il vescovo Philippe Jourdan, Amministratore Apostolico di Estonia  / Alexey Gotovskyi / ACI Group

Papa Francesco in Estonia, per “portare la fede a un popolo che la cerca”

Il vescovo Philippe Jourdan, amministratore apostolico dell’Estonia, sottolinea con ACI Stampa che il motto del viaggio del Papa in Estonia è “Svegliati, cuore mio”, e vuole essere un richiamo al popolo estone a risvegliare la propria fede.

Vatican Media/ Aci Group

Il cardinale di Stoccolma Arborelius: solo le Chiese rimangono al fianco dei rifugiati

“Abbiamo avuto un dialogo molto profondo con il Santo Padre che si interessa molto della situazione in Scandinavia, in particolare si è parlato di migrazioni, ecumenismo e secolarizzazione”.