Sospesi tra il passato che è la memoria dei nostri cari e il futuro che è rappresentato dalla speranza della Gerusalemme Celeste, nella strada del presente abbiamo un “navigatore” che ci è stato dato da Dio, e che ci aiuta a non sbagliare strada: le Beatitudini. Papa Francesco lo spiega al Cimitero Laurentino, in una omelia pronunciata a braccio durante la celebrazione dei defunti.
Papa Francesco presiederà nel pomeriggio la Messa nel cimitero Laurentino di Roma in occasione della Commemorazione dei fedeli defunti.
“La vita non è un carnevale, è qualcosa di molto serio”. Lo ha detto il Papa nel videomessaggio inviato ai partecipanti al III Incontro Mondiale dei Giovani promosso dalla Fondazione “Scholas Occurrentes” insieme a World Ort che si chiude oggi a Buenos Aires.
Prima, li chiamavano “rifiuti speciali ospedalieri”. Ma ora i bambini non nati, i feti prodotti di aborti spontanei o provocati, hanno una casa che si chiama “Giardino degli Angeli”. Di giardini come questo ce ne sono molti, adesso, nei cimiteri italiani. E uno di questi è nel Cimitero Laurentino, dove Papa Francesco celebrerà la Messa del Giorno dei Defunti.
Quando nella Messa cantiamo il “Santo” siamo uniti a tutti i Santi nella lode a Dio. Lo ha spiegato il Papa - stamane - nel corso dell’Angelus in occasione della Solennità di Tutti i Santi.
Oltre alla celebrazione eucaristica che Papa Francesco presiederà il pomeriggio del 2 novembre nel Cimitero Laurentino in suffragio dei fedeli defunti, la Diocesi di Roma ha previsto che anche negli altri cimiteri della Capitale vengano celebrate le Messe in occasione della Commemorazione di tutti i defunti.
La Parola di Dio ha il potere di trasformare la vita, perché “è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa discerne i sentimenti e i pensieri del cuore”. Con questo passaggio della Lettera agli Ebrei Papa Francesco saluta e ringrazia la Delegazione della Società Biblica Americana, ricevuta oggi in Vaticano prima dell’Udienza Generale.
Papa Francesco continua la sua catechesi sul Sesto Comandamento “Non commettere adulterio”. Nell’Udienza Generale di oggi in Piazza San Pietro il Papa evidenzia che “l’amore fedele di Cristo è la luce per vivere la bellezza dell’affettività umana”. “Non va, però, dimenticato che questo comandamento – sottolinea Papa Francesco - si riferisce esplicitamente alla fedeltà matrimoniale, e dunque è bene riflettere più a fondo sul suo significato sponsale”.
Dopo 9 anni di carcere è finito il calvario di Asia BIbi. La donna è stata assolta. Oggi 31 ottobre, la Corte Suprema del Pakistan ha dichiarato innocente la donna cristiana, madre di cinque figli, arrestata per blasfemia nel 2009, e condannata a morte per lo stesso crimine nel 2010.
“È vero che oggi c’è un’ondata di chiusura verso lo straniero, e ci sono anche tante situazioni di tratta delle persone straniere: si sfrutta lo straniero”.
È stato un discorso a braccio quello di Papa Francesco ai partecipanti al XV Capitolo Generale della Congregazione dei Missionari di San Carlo, gli Scalabriniani, ricevuti oggi in Udienza al Vaticano. Il Papa ha consegnato il discorso preparato e ha parlato a cuore aperto agli Scalabriniani.
Con un telegramma firmato dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin inviato al Nunzio Apostolico in Indonesia, l’Arcivescovo Mario Pioppo, il Papa ha espresso il proprio cordoglio per la tragedia aerea avvenuta oggi nel Paese asiatico.
Il no all’evangelizzazione “triste”, il sì ad una evangelizzazione fatta con gioia sulla scorta dell’Evangelii Nuntiandi di San Paolo II, e l’invito a fare evangelizzazione in cammino: questo quello che Papa Francesco ha raccomandato ai giovani della diocesi di Viviers, per un mese in missione a La Rioja.
Dopo aver celebrato la Messa conclusiva della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, Papa Francesco ha recitato insieme ai fedeli l’Angelus domenicale.
Prima della conclusione della Messa presieduta dal Papa, è stata letta nella Basilica Vaticana la lettera che i Padri Sinodali hanno rivolto ai giovani di tutto il mondo.
Commentando il brano evangelico della guarigione del cieco Bartimeo, Papa Francesco - nell’omelia della Messa conclusiva della XV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi - sottolinea un elemento tipico di Gesù, l’ascolto.
Clericalismo, mondanità spirituale e pettegolezzo: sono i tre pericoli che si trovano sul cammino sinodale, e che Papa Francesco elenca in un videomessaggio inviato all’arcidiocesi di Buenos Aires per l’apertura del Primo Sinodo Arcidiocesano sul tema “Camminiamo Insieme”. Il sinodo dura fino al 2019, ed è in preparazione al Giubileo per il 400esimo compleanno dell’arcidiocesi.
Papa Francesco ha concluso con il suo discorso a braccio i lavori della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi dopo l’approvazione del Documento Finale che è stato votato in giornata articolo per articolo. Domani mattina la celebrazione della Messa in San Pietro che sarà presieduta dallo stesso Pontefice insieme ai Padri Sinodali.
Papa Francesco si è detto “profondamente addolorato” nell’apprendere le tragiche notizie provenienti dalla Giordania, dove gravi inondazioni hanno ucciso diverse persone. Lo scrive in un telegramma a nome del Papa, inviato al Nunzio Apostolico Martín Alberto Ortega, il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.
“Condividiamo il tuo sogno: una Chiesa in uscita, aperta a tutti soprattutto ai più deboli, una Chiesa ospedale da campo. Siamo già parte attiva di questa Chiesa e vogliamo continuare a impegnarci concretamente per migliorare le nostre città e scuole, il mondo socio-politico e gli ambienti di lavoro, diffondendo una cultura della pace e della solidarietà e mettendo al centro i poveri, in cui si riconosce Gesù stesso”. Lo scrivono i giovani uditori presenti alla XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nella lettera che ieri - durante un momento conviviale con il Pontefice e i Padri Sinodali - hanno letto e consegnato a Papa Francesco.