Lo hanno definito in tanti modi, il San Francesco di Palermo, il povero tra i poveri, l’eremita contestatore…In realtà Biagio Conte è stato tutto questo forse molto altro ancora. Impossibile definire compiutamente un uomo che ha cambiato sempre la sua vita, seguendo la luce dell’amore per Dio e per gli uomini. A un anno dalla sua morte il giornalista e saggista Michelangelo Nasca ha scritto, per le Edizioni Messaggero Padova (EMP) il volume Biagio Conte. Il missionario laico, povero tra i poveri , una raccolta di testi scelti di quell’«anima innamorata di Dio e decisa a offrire le energie di un’intera esistenza per aiutare gli ultimi».
Con una “cerimonia del tè” il prossimo 16 gennaio si conclude, presso la Pontificia Università Urbaniana, la mostra internazionale Thesaurum Fidei, tutta dedicata ai missionari e martiri cristiani nascosti in Giappone. Perché per 300 anni, i cristiani in Giappone non potevano esistere. Era il tempo del “silenzio”, raccontato anche da un film di Martin Scorsese. Ma era anche il tempo che faceva seguito ai grandi martiri.
La Riforma della Curia di Papa Francesco datata 19 marzo 2022 ha reso importate per chi voglia seguire le "vicende vaticane" ripassare un po' di storia.
Ha 97 anni, ma non ha intenzione di morire. Prima, dice, la Cina dovrà aprirsi al cattolicesimo, e la situazione nello Stato dominato dal comunismo dovrà cambiare. Intanto, Madre Paola della Trinità continua nel suo ruolo di evangelizzatrice silenziosa di quel lembo di terra cinese e democrazia che è Taiwan, e di certo non è toccata dalle ultime minacce di Xi Jinping che ha già fatto sapere che l’obiettivo per il 75esimo anniversario della Repubblica Popolare Cinese è quello di riportare Taiwan a casa, e cioè alla Cina.
180 anni fa, il 7 gennaio 1844, in una piccola cittadina ai piedi dei monti Pirenei in Francia, nasceva una bambina: tratti gentili e rotondi; occhi e capelli, scuri. I suoi genitori, François Soubirous (1807 - 1871) e Louise Castérot (1825 - 1866), gestivano un mulino non tanto lontano dalla cittadina francese. La bambina fu battezzata due giorni più tardi, il 9 gennaio, primo anniversario di matrimonio dei suoi genitori, nella chiesa parrocchiale di San Pietro: le sarà dato il nome di Bernadette. Questo nome sarà legato, per sempre, a quella piccola cittadina di montagna: Lourdes.
La Chiesa celebra oggi la solennità del battesimo di Gesù. Con questa festa si conclude la celebrazione del Mistero natalizio. Racconta il testo evangelico che Gesù fu battezzato da Giovanni il Battista. È importante ricordare che il battesimo di Giovanni manifestava l’accoglienza nella propria vita del suo invito alla penitenza e si compiva mediante un rituale ben preciso. Il penitente entrava nelle acque del fiume Giordano e sul suo capo veniva versata l’acqua, cosicché questi ne era come sommerso.
Celebriamo, oggi, la solennità dell’Epifania. La parola Epifania significa manifestazione. ll Bambino nato a Betlemme, che noi, insieme ai pastori, abbiamo contemplato e adorato il giorno di Natale, non è solo il Messia promesso al popolo d’Israele, ma è dono di Dio all’umanità. La Sua venuta è per tutti, perché Egli è “luce per illuminare le genti. I Magi, che giungono da lontano per offrire oro, incenso e mirra costituiscono la primizia e l’inizio dell’adorazione universale di Gesù Cristo, unico e insostituibile Salvatore del mondo.
L’11 settembre 1887 viene costituita la commissione cardinalizia Ad Pias Causas. È una commissione segreta, che si riunisce in un ufficio chiamato “il buco nero” perché era il luogo dove c’era una volta la censura dello Stato pontificio e per una amabile ironia della sorta lavorava, come impiegato, quel Gioacchino Belli che ci ha deliziato con una serie di sonetti irriverenti. Ed è una commissione figlia della Questione Romana, perché serve ad amministrare quei beni, lasciti, opere pie che arrivano alla Santa Sede e che la Santa Sede cerca di nascondere alla scura della confisca dello Stato italiano.
Come ogni volta ci ritroviamo a fare un bilancio con i momenti più belli e quelli meno belli che abbiamo vissuto durante l'anno appena trascorso. Lo facciamo con Papa Francesco, ripercorrendo gli episodi salienti di questo 2023 con il Pontefice.
“La significativa ricorrenza del bicentenario della morte del Servo di Dio Papa Pio VII
Il Figlio di Dio ha voluto iniziare la sua missione di Salvatore all’interno di una famiglia, la quale non solo è la prima realtà che Gesù ha santificato con la sua presenza, ma anche luogo dove il Bambino Gesù, fragile, senza potere e minacciato ha trovato aiuto, cure e protezione. Erode cerca di ucciderlo. La famiglia è luogo di amore, di donazione e di trasmissione della vita. Per quanto riguarda i figli è opportuno ricordare che i genitori non ne sono i proprietari. Gesù, infatti, non fu solo di Giuseppe e di Maria, ma soprattutto del Padre celeste. I figli, dunque, e non solo il Figlio che è Gesù, sono il segno della visita di Dio e della sua benedizione.
Piccolo o grande che sia è immancabile in questo periodo natalizio, presente in molte case italiane soprattutto,
Durante il suo viaggio a Budapest, Papa Francesco aveva citato la persecuzione degli ebrei ungheresi nel suo discorso alle autorità. Ma aveva anche ricordato i tanti giusti valorosi, a partire dal nunzio Angelo Rotta, e la resilienza che aveva portato a ricostruire. Oggi, Budapest ospita la sinagoga più grande di Europa, è uno dei Paesi con la maggior percentuale di popolazione ebraica, e guarda agli eventi della Shoah ungherese con la volontà di fare chiarezza su quella che è una pagina ancora tutta da definire della storia di Ungheria.
Grazie all'intelligenza artificiale, possiamo ascoltare come Stella Fidelseid, una donna ebrea sopravvissuta all'Olocausto, ricorda la rivolta del Ghetto di Varsavia.
I grandi Padri della Chiesa, Atanasio, Gregorio di Nazanzio e Agostino, rifacendosi ad Ireneo, hanno coniato una formula che è divenuta classica: “Dio si è fatto uomo perché l’uomo diventasse Dio, per grazia”.
In questa IV domenica di Avvento la Chiesa ci porta a meditare l’episodio dell’annuncio dell’Arcangelo Gabriele a Maria Santissima. Trova, così, compimento la profezia di Isaia: “Ecco la Vergine concepirà e partorirà un Figlio che chiamerà Emmanuele: Dio con noi”. Con questo episodio siamo introdotti nel cuore del Natale, che tra qualche giorno celebreremo nel suo evento storico, accaduto circa duemila anni fa. Dio, assumendo una carne come la nostra nel seno della Vergine Maria, da “Dio altissimo” e “onnipotente”, avvolto nello splendore di una luce che abbaglia, si è fatto uno di noi per parlarci; farci conoscere il suo volto; divenire nostro compagno di vita; salvarci dal peccato e dalla corruzione, svelarci chi è Dio e chi è l’uomo.
Ieri nella cattedrale di Czestochowa si sono svolti i funerali di mons. Ireneusz Skubis, morto il 20 dicembre all'età di 85 anni, nel 62° anno di sacerdozio.
Un esercito di “Cantori della Stella”, Sternsinger,
Ritenuto il presepio per antonomasia, il presepe napoletano nasce e si diffonde a partire dal XVIII sec. nell’allora Regno Delle Due Sicilie sotto la cui giurisdizione ricadevano anche l’Abbazia di Montecassino e la Terra Sancti Benedicti.
Un’inedita esplorazione delle Marche francescane in chiave prettamente natalizia è il libro ‘Il Natale di Francesco’, presentato nelle scorse settimane ad Ancona,