Papa Francesco lo ha ricordati nella catechesi dell'udienza genarale lo scorso 25 ottobre, ma la loro festa liturgica ricorre oggi
L’11 maggio 2023, al termine dell’udienza con il Papa della Chiesa copto ortodossa Tawadros II, Papa Francesco annunciò che i 21 martiri copti decapitati il 15 febbraio 2015 sulle spiagge della Libia dal sedicente Stato Islamico sarebbero stati considerati martiri anche per la Chiesa Cattolica. Per la prima volta, dunque, il prossimo 15 febbraio si ricorderanno questi 21 cristiani uccisi a motivo della loro fede in una preghiera ecumenica nella Basilica di San Pietro.
Il 14 febbraio di ogni anno, il Martirologio Romano commemora l'anniversario del martirio di San Valentino di Roma, identificato come patrono degli innamorati e dei matrimoni. Il 14 febbraio di quest'anno è anche il Mercoledì delle Ceneri, il giorno che segna l'inizio della Quaresima. Vale la pena chiedersi allora: come possono le coppie cattoliche celebrare entrambe le date? La risposta viene anche dal programma della festa di San Valentino a Terni.
Non c’è ancora stato un secondo incontro tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill, e questo perché la guerra in Ucraina ha lasciato strascichi abbastanza dolorosi anche dal punto di vista delle relazioni ecumeniche. Ma, ed è questo il dato da considerare, non sembrano esserci piani nemmeno per una commemorazione congiunta, come è stato fatto dal 2017 al 2022.
Il Vangelo di questa domenica ci presenta la guarigione di un lebbroso. La lebbra era una malattia terribile che condannava alla solitudine, ma quel che è peggio era percepita come una punizione di Dio. Gesù di fronte al lebbroso è “mosso a compassione” e lo tocca. Nella compassione e nel gesto di Cristo verso il lebbroso noi vediamo il porsi di Dio nei confronti dell’umanità da Lui separata a causa del peccato, la vera lebbra, che distrugge la vita delle persone. Tutti, dunque, siamo “lebbrosi” e bisognosi di essere salvati. E’ per questa ragione che il Figlio di Dio si è fatto carne. E’ venuto tra noi per porre le infinite ricchezze della sua divinità al nostro servizio e così darci la vita.
Non è facile sembra per la Guardia Svizzera Pontificia trovare fondi dalla Madre Patria per rifare la vetusta caserma sul confine dello Stato della Città del Vaticano.
Sono arrivate in Francia in condizioni di massima segretezza, sotto scorta militare, in container appositamente costruiti per loro. Si tratta di 16 rare icone del VI secolo, custodite nel Museo Nazionale d’Arte Khanenko di Kyiv e trasferite lo scorso maggio in Francia. Cinque di queste icone sono state esposte in questi giorni al Louvre, e la storia del loro salvataggio è stato così rivelato.
Domenica prossima 11 febbraio sarà canonizzata di Mama Antula,
In ospedale Mirek Krajewski ha scoperto il potere di un sacramento
La storia del Dicastero per le Chiese Orientali è relativamente recente.
Antonio Paolucci era sopratutto un personaggio.
Il Vangelo di questa domenica ci presenta la guarigione di un lebbroso. La lebbra era una malattia terribile che condannava alla solitudine, ma quel che è peggio era percepita come una punizione di Dio. Gesù di fronte al lebbroso è “mosso a compassione” e lo tocca. Nella compassione e nel gesto di Cristo verso il lebbroso noi vediamo il porsi di Dio nei confronti dell’umanità da Lui separata a causa del peccato, la vera lebbra, che distrugge la vita delle persone. Tutti, dunque, siamo “lebbrosi” e bisognosi di essere salvati. E’ per questa ragione che il Figlio di Dio si è fatto carne. E’ venuto tra noi per porre le infinite ricchezze della sua divinità al nostro servizio e così darci la vita.
Il Vangelo di questa domenica continua il racconto di come Gesù viveva le sue giornate a Cafarnao. Egli trascorreva il suo tempo alternando la predicazione del Regno di Dio con la guarigione dei malati e degli indemoniati. Il Signore si trovava, dunque, a confrontarsi con tutte quelle situazioni che fanno soffrire l’uomo: ogni sorta di malattia e, in più, quel male oscuro, il più terribile di tutti, che è la possessione diabolica.
“La vita è sempre più minacciata a tutti i livelli: annientamento dei valori, violenza diffusa, guerre fratricide, povertà, sottosviluppo...
Dipinta dal pittore tedesco Johann Georg Melchior Schmidtner nel 1700, la “Madonna che Scioglie i Nodi” dispensa grazie tramite la famosa Novena da oltre trecento anni.
Nessun risarcimento per l’ex revisore generale della Santa Sede Libero Milone e la famiglia del suo vice Ferruccio Panicco, deceduto nel corso del processo. Anzi, lo stesso Milone e la famiglia di Panicco sono stati condannati a pagare 110 mila euro come risarcimento alla Segreteria di Stato e all’ufficio del Revisore Generale.
Il Cristianesimo è incontro.
Conosciamo Wuhan perché è lì che per la prima volta fu isolato il Covid 19. Ricordiamo un po’ meno che c’è una storia cattolica, francescana, dietro l’ospedale di Wuhan. Ma questa storia non deve far sorprendere quando si scopre che proprio nella Huazhong University of Science and Technology di Wuhan si è deciso di rendere omaggio a Tommaso d’Aquino con un atto accademico nell’Ottocentesimo della sua nascita.
Ricevendo nello scorso maggio i partecipanti alla sessione plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, papa Francesco aveva auspicato che la celebrazione del prossimo anniversario del Concilio di Nicea, nel 2025, “abbia una rilevante dimensione ecumenica… Nonostante le travagliate vicende della sua preparazione e soprattutto del successivo lungo periodo di recezione, il primo Concilio ecumenico è stato un evento di riconciliazione per la Chiesa, che in modo sinodale riaffermò la sua unità intorno alla professione della propria fede”.
La statua della Madonna della Pace e del Buon Viaggio è arrivata dal Messico nelle Filippine nel XVII secolo, e per ben sei volte ha attraversato il Pacifico. La devozione per questa Vergine è particolarmente cara ai migranti filippini di tutto il mondo. La scorsa settimana, la cattedrale di Antipolo che custodisce la statua è stato proclamato “santuario internazionale”. Un evento storico, perché non solo si tratta del primo santuario internazionale delle Filippine, ma di tutto il Sud-Est asiatico.