"Ci auguriamo che il Signore, attraverso il Cammino sinodale, rigeneri fiducia e coraggio nella nostra Chiesa e, soprattutto, aiuti tutti i credenti ad essere capaci di contagiare di fiducia e coraggio i nostri contemporanei"
Anche quest'anno Milano e Sant'Ambrogio protagoniste della "Notte dei Santi" che gli adolescenti ambrosiani vivono come tradizione, invece che la solita festa di Halloween. Quest'anno tutto inizierà a partire dal tardo pomeriggio di martedì 31 ottobre. La Chiesa di Milano conta oltre 2000 i ragazzi iscritti.
“Il magistero del Beato Giovanni Paolo I, breve quanto un ciclo lunare,
Per alcuni è un catalogo, di fatto è uno di quei libri di arte che accompagnano la conoscenza. Si tratta del volume “Le stanze di San Benedetto- La quadreria di Montecassino da Urbano VIII al Novecento.
Quella che si vive al momento in Terrasanta è una “situazione diabolica”, di fronte alla quale l’unico antidoto è “l’amore”, perché ogni altra parola rischia di essere fraintesa. Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Terrasanta, spiega così l’ora buia che si vive in Israele, dove i leader religiosi sono chiamati a dire parole di conforto e anche a parare i colpi di una diplomazia che ora si trova in guerra, e che dunque non comprende, né può accettare, gli appelli al cessate il fuoco o quelli umanitari senza vedere un cedimento alla logica dei terroristi.
Ottocento anni fa, san Francesco d'Assisi volle realizzare il primo presepe e Onorio III approvava per i Frati Minori la Regola Bollata. "Nel ricordo di questo duplice anniversario, la rappresentazionedella Natività in Piazza San Pietro e nell'Aula Paolo VI di quest'anno proverranno dalla Valle Reatina nella Diocesi di Rieti, mentre il monumentale albero di Natale arriva dall'alta valle Maira, nel comune di Macra, in Diocesi di Saluzzo e provincia di Cuneo".
“Siete nate e cresciute in contesti inquinati dalla criminalità mafiosa, e avete deciso di uscirne. Benedico questa vostra scelta, e vi incoraggio ad andare avanti”. Papa Francesco è solidale durante l'udienza di questa mattina in Vaticano con un gruppo di donne guidate da Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, cartello di associazioni contro le mafie.
In occasione della solennità di Tutti i Santi la diocesi di Roma fa sapere che mercoledì primo novembre, e della commemorazione dei fedeli defunti, giovedì 2 novembre, i vescovi ausiliari della diocesi di Roma celebreranno le Messe nei diversi cimiteri capitolini.
Questa mattina si è svolta una conversazione telefonica tra Monsignor Paul R. Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali, Hossein Amir-Abdollahian, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell’Iran, richiesta da quest’ultimo”
Nella parrocchia San Pietro ad Mensulas a Sinalunga ( Siena ) nasce lo sportello “Papa Francesco”.
Alla fine della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, diverse parole o espressioni sono state al centro di queste quattro settimane di lavori assembleari. Vediamo nel dettaglio – anche alla luce della relazione di sintesi – quali sono state le parole o le espressioni che hanno caratterizzato i lavori.
Siamo chiamati a riflettere l’amore di Dio nel mondo, facendo il primo passo come lui fa con noi “senza aspettare che si muovano gli altri, senza attendere che il mondo, la società e la Chiesa cambino, senza attendere o pretendere riconoscimenti”. Papa Francesco dà l’immagine di un Dio che sempre ci precede, a lui molto cara, nel commento al Vangelo che precede la preghiera dell’Angelus, e che in qualche modo ricalca anche l’omelia che ha tenuto nella Messa a conclusione del Sinodo 2023.
Non le strategie, non i calcoli umani, non le mode del mondo. Il centro di tutto, punto di partenza è “amare Dio e il prossimo”. E per farlo si deve “adorare e servire”, perché “adorando Lui ci riscopriamo liberi noi”, e perché “non c’è amore di Dio senza coinvolgimento nella cura del prossimo”. Papa Francesco indica questa strada nella messa che conclude questa prima tappa del Sinodo su Comunione, Missione e Partecipazione. E chiede che l’adorazione sia centrale, per i pastori e per le comunità, per ripartire davvero da Gesù Cristo.
Qual è il più grande comandamento? La domanda viene posta dai farisei per tentare di mettere ancora una volta, ma inutilmente, in difficoltà Gesù. Egli, infatti, risponde alla questione con grande lucidità e semplicità: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente.
La riforma del C9 in un Consiglio Sinodale. La richiesta di istituire un Consiglio di Patriarchi e arcivescovi maggiori delle Chiese Orientali Cattoliche presso il Santo Padre. Le proposte di approfondire vari cammini, da quelli del diaconato femminile a quelli riguardanti l’identità di genere, e persino la poligamia in Africa (ma è un punto su cui c’è stata vasta contrarietà). E la consapevolezza che “la Parola di Dio viene prima della parola della Chiesa”. Si presenta in 42 pagine, 3 parti (Il volto della Chiesa sinodale”, “Tutti discepoli, tutti missionari”, “Tessere legami, costruire comunità”) e ogni paragrafo diviso in convergenze, questioni da affrontare e proposte il testo di sintesi del Sinodo sulla sinodalità, o per meglio dire su comunione, missione e partecipazione.
Venticinque anni di servizio per la Santa Sede dal 1985. Poi dal 2009 il ritorno a "fare la suora" nella sua comunità.
E così questa sera sapremo che cosa hanno fatto i partecipanti al Sinodo in un mese.
La Santa Sede continua a guardare con attenzione quanto succede in Terrasanta. Papa Francesco ha indetto una giornata di preghiera e digiuno per la pace il 27 ottobre, al termine della quale, dopo un Rosario nella Basilica Vaticana insieme a tutti i padri sinodali, ha affidato il mondo alla Vergine Maria. Nel frattempo, tornava a parlare il Cardinale Parolin, ribadendo la preoccupazione per la situazione in Terrasanta e mettendo in luce come la Santa Sede sia disposta a mettere in campo ogni tipo di sforzo per evitare una escalation militare nella regione.
Con un telegramma a firma del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, Papa Francesco fa arrivare il suo cordoglio per le vittime della strage di Lewinston, cittadina del Maine dove due giorni fa un uomo ha sparato ai passanti uccidendone 22.
“Il suicidio assistito, come ogni forma di eutanasia, si rivela una scorciatoia: il malato è indotto a percepirsi come un peso a causa della sua malattia e la collettività finisce per giustificare il disinvestimento e il disimpegno nell’accompagnare il malato terminale. Primo compito della comunità civile e del sistema sanitario è assistere e curare, non anticipare la morte”. Lo scrivono i Vescovi del Triveneto in una nota dal titolo “Suicidio assistito o malati assistiti?”.