L'udienza stamane nel Palazzo Apostolico
Pubblicato il programma del primo viaggio di Papa Leone XIV
L'udienza a Sua Santità Mar Awa III, Catholicos-Patriarca della Chiesa Assira dell'Oriente
L'omelia del pontefice per la Messa del Giubileo degli Uffici Cerimoniali Istituzionali
Il Premio Internazionale “Economia e Società” della Fondazione Cantesimus Annus alla sua settima edizione è stato conferito a Padre Paolo Benanti.
“Incantati dalla Meraviglia”.
Da papa Sisto IV a Leone XIV. Pontefici che nel Rosario hanno affidato la vita della Chiesa. Una carrellata a chiusura del mese del Rosario
Papa Leone XIV questo pomeriggio in San Pietro ha presieduto la Messa per l’Ordinazione Episcopale di Monsignor Mirosław Stanisław Wachowski, Arcivescovo titolare di Villamagna di Proconsolare e Nunzio Apostolico in Iraq.
In occasione dell’Angelus domenicale Papa Leone XIV commenta l’episodio evangelico del pubblicano e del fariseo.
“La Chiesa non è una semplice istituzione religiosa né si identifica con le gerarchie e con le sue strutture. La Chiesa, invece, come ci ha ricordato il Concilio Vaticano II, è il segno visibile dell’unione tra Dio e l’umanità, del suo progetto di radunarci tutti in un’unica famiglia di fratelli e sorelle e di farci diventare suo popolo: un popolo di figli amati, tutti legati nell’unico abbraccio del suo amore”. Lo ha detto stamane Papa Leone XIV celebrando nella Basilica Vaticana la Messa per il Giubileo delle Équipe Sinodali e organi di partecipazione.
Le parole della prima lettura della santa Messa, tratta dal libro del Siracide sono come una luce che si accende nel buio; sono un balsamo per i cuori affaticati, per chi continua a fare il bene e si chiede: “Ma Dio mi ascolta davvero?”. Il testo, innanzitutto, ci dice che “Il Signore è giudice e per lui non c’è preferenza di persone.”. In un mondo dove la voce di tanti si perde nel silenzio perchè viene ascoltato solo chi ha potere o forza, la Sacra Scrittura ci assicura che Dio non guarda le apparenze, non si lascia corrompere, non dimentica nessuno. Dio ascolta e ascolta davvero.
La persecuzione religiosa in Nigeria è anche frutto di questioni sociali, e non riguarda solo i cristiani, ma anche i musulmani. Parlando con i giornalisti a margine della presentazione del Rapporto di Aiuto alla Chiesa che Soffre sulla libertà religiosa nel mondo, lo scorso 21 ottobre, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha adottato una modalità “classica” della diplomazia pontificia, che non vuole esagerare i possibili conflitti religiosi. Ma, nel farlo, ha creato controversia, se non altro perché un panel della presentazione del rapporto ha anche illustrato la critica situazione dei cristiani in Nigeria, dettagliando fatti, persecuzioni e omicidi che hanno interessato il mondo cristiano.
Si è tenuta a porte chiuse la Terza Assemblea sinodale della Chiesa Italiana: a Roma oltre 900 partecipanti, tra Vescovi, delegati delle Diocesi e invitati, hanno votato il Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, dal titolo “Lievito di pace e di speranza”, dopo il tentativo andato a vuoto di aprile scorso.
A maggio, il Dipartimento di Giustizia del presidente USA Donald Trump aveva dichiarato di investigare su una legge dello Stato di Washington (non la capitale, ma lo Stato, che si trova a Ovest, dall’altra parte degli Stati Uniti) che avrebbe obbligato i sacerdoti a denunciare gli abusi sui minori di cui venivano a conoscenza in confessione, con una pena fino ad un anno di carcere se non lo avessero fatto. Ora, la parte controversa di quella legge è stata messa da parte, e lo scorso 10 ottobre una mozione del distretto federale ha affermato che lo Stato e il governo locale avrebbero smesso di cercare di richiedere ai sacerdoti di violare il segreto della confessione.
L’incontro ha constatato le speranze riposte dal popolo libanese
"Come i discepoli di Gesù, ora dobbiamo imparare ad abitare un mondo nuovo. Il Giubileo ci ha resi pellegrini di speranza proprio per questo: tutto va ormai guardato alla luce della risurrezione del Crocifisso. È in questa speranza che siamo salvati". Lo ha ribadito il Papa, stamane aprendo l'udienza giubilare.
C’è attesa per l’assemblea sinodale della Cei di questa mattina a Roma.
Il papa, all'apertura del Giubileo delle equipe sinodali e degli organismi di partecipazione, pone l'accento su diversi temi: primo fra tutti, la formazione.
Immaginiamo una storia, che è vera ma sembra la trama avvincente di un best seller o di un film d’azione.
Un pellegrinaggio alla Croce di Brancoli, nella diocesi di Lucca. Un pellegrinaggio che vuole ricordare i 125 anni di costruzione di quella costruzione. Si chiama “Giubileo della Croce” e succederà domenica 26 ottobre.