"Siamo molto lieti di avere il Cardinale Koch come nostro Presidente,
La Fondazione Pontificia Aiuto alla Chiesa che Sofffre (ACS) li chiama “segni contro la persecuzione dei Cristiani”.
Tre approfondimenti, sette case history, moltissime testimonianze, un dato preoccupante: due terzi dell’umanità vedono la loro libertà religiosa a rischio. Aiuto alla Chiesa che Soffre presenta il suo Rapporto per la Libertà Religiosa, un tomo enorme che considera la situazione in 196 Paesi del mondo, e che è arrivato al quarto di secolo di vita. E, nell’occasione, per la prima volta nella sua storia, ACS ha lanciato una petizione globale che invita i governi e le organizzazioni internazionali a garantire l’effettiva applicazione dell’articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani, che riconosce a ogni persona il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione.
L’evento si terrà presso il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, dalle ore 10:00 alle 16:00.
Papa Leone XIV, la libertà religiosa è una pietra angolare di ogni società giusta
Un comunicato di Aiuto alla Chiesa che soffre sottolinea la situazione drammatica e delicata che si sta verificando a Gaza.
I tristi numeri del rapporto 2022-24 di "Aiuto alla Chiesa che soffre"
Il 2014 è l’anno del Maidan, dell’annessione della Crimea alla Russia, e delle autoproclamate repubbliche di Donbass e Luhansk al confine con la Russia. Ma questo decimo anniversario, che in Ucraina avrebbero voluto fosse celebrato con una pace duratura e un equilibrio ritrovato anche con l’ingombrante vicino russo, cade nel secondo anniversario dell’attacco su larga scala che la Russia ha lanciato contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022. Ed è un decimo anniversario che sa di beffa, se si pensa che nel 2024 si celebra anche il trentesimo del Trattato di Budapest, con il quale l’Ucraina cedeva le sue testate nucleari alla Russia.
“Vèstiti di rosso ed illumina di rosso” (wear red, light red).
Almeno 16 cristiani, tra cui 10 appartenenti a una famiglia, sono stati uccisi durante un attacco a Gaza che giovedì sera, 19 ottobre, ha provocato il crollo totale di un edificio nel complesso della chiesa greco-ortodossa. Secondo i collaboratori locali dei progetti di Aiuto alla Chiesa che Soffre, altri 15 cristiani sarebbero rimasti intrappolati sotto le macerie. L'edificio della chiesa di San Porfirio non è stato colpito.
Arriva dalla Chiesa in Africa una indicazione su come affrontare la crisi migratoria e lo spiega Mons. Sosthène Léopold Bayemi Matjei, Vescovo di Obala, Camerun, ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS).
Non è mai un rapporto di rose e fiori, quello sulla libertà religiosa nel mondo redatto ogni due anni da Aiuto alla Chiesa che Soffre. E però in quest’ultimo rapporto, presentato oggi, ci sono dei segnali preoccupanti che vanno al di là del problema delle persecuzioni anti-religiose. Si mette in luce proprio un tentativo di marginalizzare la religione, arrivando a confondere la libertà religiosa nella libertà di pensiero, mentre le autocrazie si fanno sempre più largo, e così anche l’impunità.
Nel 2022, Aiuto Alla Chiesa che Soffre ha ricevuto e redistribuito 145.995.491 euro, 13 milioni più del 2021. Le donazioni record sono derivate dalla generosità di oltre 364 mila privati benefattori. A queste, si sono aggiunti 2,7 milioni di precedenti riserve, che hanno portato a finanziare 148,7 milioni di euro di progetti.
Per tutto il mese di novembre Aiuto alla Chiesa che Soffre di Germania ha invitato e invita a riflettere sulla situazione dei cristiani discriminati, perseguitati, o addirittura martirizzati nel mondo, e ad organizzare occasioni di informazione sulla libertà religiosa.
In occasione della “Red Week”, la settimana commemorativa e di preghiera per i cristiani discriminati e perseguitati in tutto il mondo, ha fatto visita a Lugano l’arcivescovo di Leopoli Mieczysław Mokrzycki: è stato nel cantone Ticino due giorni, sabato 12 e domenica 13 novembre.
Domani 18 ottobre ancora un appuntamento della La Fondazione Pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) che invita ancora una volta parrocchie, asili, scuole e famiglie a partecipare all'iniziativa annuale di preghiera “Un milione di bambini pregano il Rosario”.
Aiuto alla Chiesa che Soffre ha avviato una campagna di raccolta fondi per consentire la sopravvivenza di 61 scuole cattoliche libanesi. In particolare, saranno coperti i costi strutturali - aumentati di 15 volte negli ultimi due anni -, saranno assegnate borse di studio agli studenti più poveri e meritevoli e saranno sostenuti 1.280 insegnanti i quali, con stipendi del valore di circa 50 dollari, non riescono più a mantenere le proprie famiglie. Le strutture sono situate in aree periferiche o rurali e sono affidate a ordini religiosi femminili, tra i quali le suore di Santa Teresa del Bambin Gesù, le Suore Antonine, le suore della Santa Famiglia, le Figlie della Carità e le Suore dell’Immacolata Concezione d’Ivrea.
Il 1° febbraio il governo francese ha annunciato il raddoppiamento dei fondi a sostegno delle scuole cristiane in Medio-Oriente, rinnovando – e rafforzando - un impegno che la Francia porta avanti da decenni.
Aiuto alla Chiesa che Soffre UK ha denunciato di essere stata prima censurata e poi bandita da Facebook senza spiegazione a seguito di una petizione lanciata sul popolare social media che chiedeva maggiori sforzi per fermare il rapimento, la conversione forzata e il matrimonio di giovani donne e ragazze nelle nazioni islamiche.
"E' importante aiutare gli abitanti del Paese in cui vivono – quest'anno il Libano – affinché non debbano andarsene" ah detto Mons. Miziński Segretario Generale della Conferenza Episcopale Polacca, durante la conferenza stampa di presentazione della XIII Giornata di Solidarietà con la Chiesa Perseguitata dal titolo "Solidarietà con il Libano", che si celebra in Polonia domenica 14 novembre.