È stato reso noto il “Rogito per il Pio Transito di Sua Santità Francesco”. Il Rogito è un testo in cui si “ricorda la vita e le opere più importanti” del Pontefice, per le quali “si rende grazie a Dio”. Fa parte del “rito della chiusura della bara” dell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. All'interno della bara vengono inserite una borsa con le monete coniate durante il pontificato, medaglie d'argento e di bronzo a simboleggiare gli anni di servizio. E infine nella bara viene inserito questo tubo di metallo che contiene appunto “il Rogito”, un testo che viene scritto dal maestro delle cerimonie.
Encicliche, raccolta di pensieri, ma soprattutto molta autobiografia, anche attraverso interviste e incontri con giornalisti.
Nei giorni scorsi i Cardinali, riuniti in congregazione generale, hanno stabilito il calendario delle celebrazioni dei Novendiali in suffragio del Papa defunto, assegnando ogni celebrazione ad un porporato diverso.
Ad Assisi continua il ricordo di Papa Francesco. Il Papa che ha scelto il nome del poverello di Assisi, il patrono d’Italia, e che si è recato nella cittadina umbra ben sei volte durante il suo pontificato. Un legame forte con San Francesco di cui ha sempre seguito l’amore per la Casa Comune, per la natura, per le creature tutte. Ma soprattutto l’amore per i poveri e la povertà, protagonisti indiscussi di Papa Francesco.
Quarta Congregazione Generale, 149 cardinali, 33 interventi sia su problemi pratici che sulle questioni della Chiesa.
Il prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede non è coloro che dovrebbero presiedere una delle Messe dei novendiali. Ma il Cardinale Victor Manuel Fernandez, amico del Papa, è stato chiamato a celebrare la Messa del sesto giorno dei novendiali, quello dedicato alla Curia. Uno strappo alla regola che vuole testimoniare anche una attenzione particolare per quanti sono stati vicini a Papa Francesco.
C'è un ultimo regalo che Papa Francesco ha fatto alla Universtà del sacro Cuore, al Policlinico Gemelli.
Terza Congregazione generale, 113 cardinali,
La terza stazione del rito delle esequie di un Pontefice è“nel luogo della sepoltura” e include la traslazione del feretro al sepolcro e la tumulazione.
Tra i moltissimi messaggi di cordoglio che arrivano in questi giorni nelle redazioni per la morte di Papa Francesco, ci piace ricordare la riflessione della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice.
Con una cerimonia solenne il Parlamento italiano ieri ha ricordato la figura di Papa Francesco, morto lunedì scorso all’età di 88 anni.
Sono quasi le sette e tre quarti quando il Direttore della Sala Stampa Vaticana arriva dai giornalisti per raccontare la Congregazione dei cardinali, che in 103 hanno approvato la nota dei novendiali.
Poi il grazie e l'impegno a costruire la Chiesa madre che comprende accompagna accarezza.
Con la morte del Papa tutti gli uffici dei capi dicastero decadono. O meglio quasi tutti.
La bara di Papa Francesco, accompagnata dal canto delle Litanie dei Santi, è stata adagiata su una pedana ai piedi dell’Altare della Confessione, nella Basilica di San Pietro per l’omaggio dei fedeli. Il rito della traslazione, iniziato alle 9 di questa mattina, è stato presieduto dal Cardinale Camerlengo Kevin Joseph Farrell.
Che cosa è davvero la " Sede vacante"? Come e chi esercita il "munus petrinum" nel periodo che va dalla fine di un pontificato all'inizio di un altro?
La congregazione generale di stamane é durata un'ora e mezza e ha deciso le date della traslazione della salma del Papa in Basilica - domani - e la data delle esequie, che saranno celebrate alle 10 di sabato 26. Circa 60 i cardinali presenti. Si è pregato per il Papa e poi i cardinali hanno prestato giuramento, poi è stato letto dal Camerlengo il testamento del Papa. Lo fa sapere la Sala Stampa della Santa Sede.
La traslazione della salma di Papa Francesco nella Basilica Vaticana avrà luogo domani alle 9. Le esequie sabato alle ore 10 sul sagrato di San Pietro.
C’è un solo altro caso di un Papa che ha indetto un Giubileo e non ha vissuto tanto a lungo da terminarlo. Ed è il caso di Innocenzo XII, che morì verso la fine del 1700, quarto anno giubilare del suo pontificato dopo i tre Giubilei straordinari. Era un periodo di “cambiamento di epoca”, proprio come quello che Papa Francesco ha descritto. C’è poi stato anche un Giubileo senza Papa, ma si deve andare ancora più indietro nel tempo: è il Giubileo del 1350, quando il Papa si trovava ad Avignone, in Francia, nel periodo che è stato conosciuto in seguito come “cattività avignonese”.
"Ci sentiamo sospesi, come pecore senza pastore".