Da Lubiana a Tallinn per il pellegrinaggio della speranza dei giovani europei di Taizè
Un discorso tutto dedicato alla pace, con l’ammonimento che ormai non ci sono guerre al mondo che riescano ad evitare vittime civili, e che quelle “non sono danni collaterali. Sono bambini che rimangono orfani e privati del futuro. Sono persone che soffrono la fame, la sete e il freddo o che rimangono mutilate a causa della potenza degli ordigni moderni”. Ma, nel tradizionale incontro con il corpo diplomatico, Papa Francesco guarda oltre. Dice un “no” netto e deciso alla maternità surrogata, chiedendo un bando internazionale della pratica. Chiede il rispetto dei trattati internazionali e dei diritti umani. Tratteggia una pace possibile, contro l’inutile strage della guerra.
Al via anche quest'anno il progetto “Mi sta a cuore. Curare il presente per sognare il futuro”, promosso da Caritas italiana in collaborazione con l’Azione cattolica italiana. Un'iniziativa rivolta ai giovani che desiderano mettere a disposizione un anno della loro vita a servizio degli altri, all’interno di un’esperienza di vita comunitaria.
Ha 97 anni, ma non ha intenzione di morire. Prima, dice, la Cina dovrà aprirsi al cattolicesimo, e la situazione nello Stato dominato dal comunismo dovrà cambiare. Intanto, Madre Paola della Trinità continua nel suo ruolo di evangelizzatrice silenziosa di quel lembo di terra cinese e democrazia che è Taiwan, e di certo non è toccata dalle ultime minacce di Xi Jinping che ha già fatto sapere che l’obiettivo per il 75esimo anniversario della Repubblica Popolare Cinese è quello di riportare Taiwan a casa, e cioè alla Cina.
180 anni fa, il 7 gennaio 1844, in una piccola cittadina ai piedi dei monti Pirenei in Francia, nasceva una bambina: tratti gentili e rotondi; occhi e capelli, scuri. I suoi genitori, François Soubirous (1807 - 1871) e Louise Castérot (1825 - 1866), gestivano un mulino non tanto lontano dalla cittadina francese. La bambina fu battezzata due giorni più tardi, il 9 gennaio, primo anniversario di matrimonio dei suoi genitori, nella chiesa parrocchiale di San Pietro: le sarà dato il nome di Bernadette. Questo nome sarà legato, per sempre, a quella piccola cittadina di montagna: Lourdes.
Oggi celebriamo la Festa del Battesimo del Signore. Papa Francesco lo ricorda subito nell’Angelus odierno in Piazza San Pietro. “Esso avviene presso il fiume Giordano, dove Giovanni – detto per questo “Battista” – compie un rito di purificazione, che esprime l’impegno a lasciare il peccato e a convertirsi”, spiega Papa Francesco
La consuetudine di battezzare figli di dipendenti della Santa Sede è stata istituita da San Giovanni Paolo l’11 gennaio nel 1981. E Papa Francesco continua anche oggi questa bella tradizione nella bellissima cornice della Cappella Sistina battezzando 16 bambini.
La Chiesa celebra oggi la solennità del battesimo di Gesù. Con questa festa si conclude la celebrazione del Mistero natalizio. Racconta il testo evangelico che Gesù fu battezzato da Giovanni il Battista. È importante ricordare che il battesimo di Giovanni manifestava l’accoglienza nella propria vita del suo invito alla penitenza e si compiva mediante un rituale ben preciso. Il penitente entrava nelle acque del fiume Giordano e sul suo capo veniva versata l’acqua, cosicché questi ne era come sommerso.
L’anno solare della diplomazia pontificia si è chiuso il 30 dicembre, con la presentazione delle lettere credenziali dell’ambasciatore dell’Oman presso la Santa Sede. Con l’Oman, la Santa Sede ha allargato la sua rete diplomatica, che ora consta di piene relazioni con 184 Stati. Inoltre, durante l’anno, la Santa Sede ha definito anche lo statuto, e la conseguente nomina, di un rappresentante residente della Santa Sede in Vietnam, il penultimo passo prima dell’apertura delle piene relazioni diplomatiche.
“ Buona festa, celebriamo l’Epifania del Signore, cioè la sua manifestazione a tutti i popoli, impersonati dai Magi". Papa Francesco nell'Angelus odierno ricorda la festa di oggi, l'Epifania del Signore.
"I Magi si mettono in viaggio alla ricerca del Re che è nato. Essi sono immagine dei popoli in cammino alla ricerca di Dio. Il pellegrinaggio umano di ognuno di noi dalla lontananza alla vicinanza. Essi hanno "gli occhi puntati verso il cielo, i piedi in cammino sulla terra, il cuore prostrato in adorazione". E' questo il cuore dell'omelia di Papa Francesco nella Solennità dell’Epifania del Signore. Il Pontefice presiede la Santa Messa nella Basilica di San Pietro.
Le feste natalizie stanno per finire. Oggi si celebra, infatti, l’ultima festa di questo periodo: l’Epifania, la festa di Dio che si mostra alla genti.
Celebriamo, oggi, la solennità dell’Epifania. La parola Epifania significa manifestazione. ll Bambino nato a Betlemme, che noi, insieme ai pastori, abbiamo contemplato e adorato il giorno di Natale, non è solo il Messia promesso al popolo d’Israele, ma è dono di Dio all’umanità. La Sua venuta è per tutti, perché Egli è “luce per illuminare le genti. I Magi, che giungono da lontano per offrire oro, incenso e mirra costituiscono la primizia e l’inizio dell’adorazione universale di Gesù Cristo, unico e insostituibile Salvatore del mondo.
Un pomeriggio d’inverno, a Reggio Emilia, nel cuore delle feste natalizie. Si passeggia lungo la via Emilia, mitica e insieme familiare,
Anche quest’anno la città di Trieste vivrà il suo “Concerto dell’Epifania”,
Lo scorso 17 dicembre Papa Francesco ha compiuto 87 anni, rendendolo uno dei Pontefici moderni più anziani ancora sul soglio di Pietro.
Senza il cuore non c’è conoscenza umana
Sono aperte le iscrizioni alla nuova edizione del corso in Dottrina Sociale della Chiesa promosso dalla Fondazione Centesimus Annus – pro Pontifice.
L’11 settembre 1887 viene costituita la commissione cardinalizia Ad Pias Causas. È una commissione segreta, che si riunisce in un ufficio chiamato “il buco nero” perché era il luogo dove c’era una volta la censura dello Stato pontificio e per una amabile ironia della sorta lavorava, come impiegato, quel Gioacchino Belli che ci ha deliziato con una serie di sonetti irriverenti. Ed è una commissione figlia della Questione Romana, perché serve ad amministrare quei beni, lasciti, opere pie che arrivano alla Santa Sede e che la Santa Sede cerca di nascondere alla scura della confisca dello Stato italiano.
A dicembre è tornata l’iniziativa solidale che celebra il matrimonio tra eccellenza e solidarietà e da 22 anni contraddistingue il Natale di Ai.Bi (Associazione ‘Amici dei Bambini’), ‘Il Bello che fa Bene®’: “Non solo un evento, ma un modo di pensare e di agire che ogni anno raccoglie tutti i protagonisti del ‘bello’ sotto un comune intento di solidarietà. Un momento perfetto per le aziende e per le persone che credono che una scelta di stile possa sposare una buona azione e, insieme,possano sostenersi a vicenda”, per concludere i festeggiamenti del quarantennale.