Tre detenuti del carcere veneziano di S. Maria Maggiore, in permesso speciale, hanno avuto la gioia di portare a compimento il loro pellegrinaggio giubilare prima con il passaggio attraverso la Porta Santa di San Pietro e, poi, con l’incontro con il Papa Leone XIV che li ha accolti in tarda mattinata nella Sala del Concistoro all’interno del Palazzo Apostolico. A dare la notizia di questo incontro speciale è un comunicato stampa del Patriarcato di Venezia, arrivato nel pomeriggio.
Dopo il messaggio inviato ieri, Papa Leone XIV - concludendo l'udienza generale - ha ricordato "l'ottantesimo anniversario del bombardamento atomico della città giapponese di Hiroshima e fra tre giorni ricorderemo quello di Nagasaki. Desidero assicurare la mia preghiera per tutti coloro che ne hanno subito gli effetti fisici psicologici e sociali".
E' il verbo preparare la parola su cui Papa Leone XIV ha incentrato la catechesi della odierna udienza generale.
"Come cattolici, sappiamo che la fonte della nostra speranza è Gesù Cristo, e che Egli ha inviato i suoi seguaci, in ogni epoca, per portare al mondo intero la buona novella del suo mistero pasquale di salvezza. La Chiesa è sempre stata chiamata a essere un segno di speranza attraverso la proclamazione del Vangelo sia con le parole sia con le opere. In modo particolare durante questo Anno Santo, siamo chiamati a essere segni tangibili di speranza per quei nostri fratelli e sorelle che vivono difficoltà di ogni genere". Così Papa Leone XIV nel videomessaggio registrato per la 143/ma Convenzione Suprema dei Cavalieri di Colombo.
"Nell’ambito del Giubileo di quest’anno, poniamo in risalto la speranza. Forse a volte si dà più importanza alle virtù della fede e della carità; eppure, la speranza ha un ruolo vitale nel nostro pellegrinaggio terreno. Di fatto, può essere vista come la virtù che collega le altre due. In un certo senso, la fede e la teologia forniscono le basi per conoscere Dio, mentre la carità è la vita di amore che godiamo con Lui. Tuttavia, è mediante la virtù della speranza che desideriamo raggiungere la pienezza di questa felicità in Cielo. Così, essa ci ispira e ci sostiene per avvicinarci sempre più a Dio, anche quando ci troviamo di fronte alle difficoltà della vita". Lo afferma Papa Leone XIV nel videomessaggio inviato alla Rete Cattolica Panafricana di Teologia e Pastorale in occasione del suo Terzo Congresso.
Uno degli impegni dei pontefici è quello di ordinare nuovi vescovi. Paolo VI il 13 febbraio del 1972 decide di farlo "presso le reliquie di san Pietro".
“Nella sera di oggi Papa Leone XIV ha visitato il giovane Ignacio Gonzálvez, giovane spagnolo venuto a Roma per il Giubileo dei Giovani e ricoverato nei giorni scorsi al Bambin Gesù”.
Gesù è la via e "il suo Spirito ci apre gli occhi e ci fa vedere ciò che da soli non riusciremmo a comprendere. Sulla strada della vita non si cammina mai da soli. Il nostro cammino è sempre intrecciato con quello di qualcun altro: siamo fatti per l’incontro, per camminare insieme e per scoprire insieme una meta comune". Lo scrive Papa Leone XIV nel messaggio inviato ai partecipanti al 36° Festival dei Giovani a Medjugorje.
Profondamente addolorato per la devastante perdita di vite umane causata dal naufragio al largo della costa dello Yemen, Sua Santità Papa Leone XIV affida alla misericordia amorevole di Dio Onnipotente i numerosi migranti deceduti. Lo scrive, a nome del Papa, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, in un telegramma di cordoglio inviato per le vittime del naufragio di un’imbarcazione al largo dello Yemen.
"Questo prossimo convegno circa «l’evangelizzazione e la promozione umana»,
Alla fine della celebrazione della Santa Messa a Tor Vergata, Papa Leone XIV guida la recita dell’Angelus. Si conclude così questo Giubileo dei Giovani 2025. Sono stati giorni intensi e pieni, ora l’ultima preghiera è l’Angelus a Maria. E un nuovo appuntamento, quello di Seul, in Corea per la prossima GMG.
Passata la notte nel piazzale di Tor Vergata, quello stesso milione di giovani accoglie nuovamente Papa Leone XIV per la Santa Messa. Papa Leone arriva alle 7.30, compie tanti giri in papamobile e saluta i giovani in festa.
L’evento più atteso di questo anno giubilare. Quello a Tor Vergata, con un milione di giovani, iniziato oggi intorno alle 14 con canti, balli e testimonianze e terminato con l’incontro tanto atteso con Papa Leone XIV. Papa Francesco li aveva chiamati nella Capitale due anni fa, Papa Leone li ha accolti e li ha incontrati.
Papa Leone XIV ha ricevuto in Udienza i giovani pellegrini egiziani, compagni di scuola della giovane diciottenne Pascale Rafic, deceduta nel viaggio verso Roma dall’Egitto per partecipare al Giubileo dei Giovani. Il Papa ha voluto salutarli uno ad uno e ha rivolto loro alcune parole.
Papa Leone XIV ha ricevuto questa mattina in Udienza in Sala Clementina gli artisti che animeranno l’incontro dei giovani a Tor Vergata, introdotti da Monsignor Rino Fisichella che ha ringraziato il Papa per questo incontro “famigliare”.
Roma, 5 agosto. Era l’anno 352. Un giovane ricco patrizio romano, Giovanni, ebbe in sogno nella notte del 4 agosto 352 l’apparizione della Vergine che chiese l’edificazione di una basilica nel luogo in cui l’alba successiva avrebbe trovato neve fresca.
"Papa Leone XIV ha appreso con profondo dolore la notizia dell’improvvisa scomparsa dellagiovane diciottenne Pascale Rafic, in viaggio verso Roma dall’Egitto per partecipare al Giubileo deiGiovani".
Circa 23.000 giovani spagnoli- secondo i dati diffusa dalla Conferenza episcopale iberica – hanno raggiunto Roma per partecipare al Giubileo dei Giovani. E molti di loro hanno partecipato questa sera alla Messa celebrata in Piazza San Pietro da Monsignor Luis Argüello, Arcivescovo metropolita di Valladolid e Presidente della Conferenza Episcopale Spagnola.
La festa dei giovani italiani che partecipano al Giubileo dei giovani 2025 è tutta in Piazza San Pietro. Roma come per le GMG è tutta in festa
Un accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana per un impianto agrivoltaico a Santa Maria di Galeria è stato firmato oggi a Palazzo Borromeo in Roma, sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.