La Congregazione dei Cardinali ha voluto rendere note questa mattina “due questioni di carattere procedurale sulle quali ha avuto modo di riflettere e dibattere nei giorni scorsi”. La Sala Stampa della Santa Sede le ha diffuse questa mattina.
Ieri, in Campidoglio, la presentazione dell'evento
La pattuglia italiana al conclave che si aprirà il prossimo 7 maggio vedrà la presenza di 17 cardinali elettori. Sarebbero in realtà 19, ma il sito del Collegio cardinalizio assegna – per composizione geografica - il Cardinale Pierbattista Pizzaballa alla Terra Santa e il Cardinale Giorgio Marengo alla Mongolia, essendo rispettivamente Patriarca di Gerusalemme dei Latini e Prefetto Apostolico di Ulan Bator.
“Gesù lascia intendere che non è la professione di fede, la conoscenza teologica o la prassi sacramentale a garantire la partecipazione alla gioia di Dio, ma il coinvolgimento qualitativo e quantitativo nella vicenda umana dei fratelli più piccoli”. Lo ha detto il Cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Vaticana, nell’omelia del quarto novendiale celebrato in suffragio di Papa Francesco e affidato ai Capitoli delle Basiliche Papali
È una guerra che l’Azerbaijan combatte prima di tutto sul piano culturale, quella che ha visto Baku riprendere il controllo dei territori del Nagorno Karabakh, che gli armeni chiamano con il suo antico nome di Artsakh. E, di fronte alle accuse di “genocidio culturale” nella regione, con vasta documentazione di chiese cristiane armene completamente scomparse, l’Azerbaijan risponde con una storia diversa: quella della presenza di una Chiesa cattolica dell’Albania caucasica, precedente alla Chiesa Apostolica Armena collegata alla prima nazione che si è proclamata cristiana, e dove la storia si legge in millenni, e non in secoli.
Al via la sesta Congregazione Generale dei Cardinali che avviene subito dopo l’importante decisione dell’inizio del Conclave, il 7 maggio 2025. Resa nota anche la prima Meditazione Congregazione Generale dei Cardinali tenuta dall’Abate Donato Ogliari.
Nel complicato scacchiere mediorientale
“Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza”. E’ quanto ha dichiarato il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, annunciando il passo indietro circa la sua eventuale presenza come porporato elettore nel conclave che inizierà il 7 maggio prossimo.
Con l’assenza annunciata del Cardinale Antonio Canizares Llovera, Arcivescovo emerito di Valencia, saranno 134 i cardinali elettori che nel pomeriggio di mercoledì 7 maggio entreranno nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Romano Pontefice, successore di Papa Francesco.
La terza messa in suffragio di Papa Francesco
Con le crisi a Gaza e in Ucraina, che catalizzano l’attenzione dei media, si sono drammaticamente spenti i riflettori su altre zone di crisi, con ciò aggiungendo alle difficoltà umanitarie il peggiore degli stigmi: la dimenticanza.
La quinta congregazione generale dei cardinali ha deciso che il conclave inizierà nel pomeriggio del 7 maggio. La mattina sarà celebrata la Messa Pro eligendo Romano Pontifice nella Basilica Vaticana. Lo ha confermato Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Impegnati nelle congregazioni generali e nelle celebrazioni dei novendiali, i Cardinali di Santa Romana Chiesa - o almeno alcuni di loro - trovano anche il tempo per impegni extra, collegati comunque all’elezione del nuovo Romano Pontefice.
L'intervista al professor Luigino Bruni, docente di economia alla LUMSA di Roma e direttore scientifico di 'The Economy of Francesco'
Una celebrazione liturgicamente semplice ma ben gestita, la commozione di molti fedeli, e l'omaggio dei cardinali che ora, conclusa la fase dei funerali del Papa, guarda alla elezione del nuovo Papa.
Il cammino stazionale di Roma si conclude la Domenica in Albis
E’ il Cardinale Pietro Parolin, già Segretario di Stato, a presiedere la celebrazione eucaristica sul sagrato della Basilica Vaticana nel secondo giorno dei Novendiali in suffragio del Sommo Pontefice defunto. A questa Messa partecipano in particolare i dipendenti e i fedeli della Città del Vaticano, nonché gli adolescenti convenuti a Roma per il Giubileo ad essi dedicato.
Il sabato della Settimana di Pasqua
Alla morte del Papa, decadono tutti gli incarichi apicali di Curia. E così non c’è più un Segretario di Stato, e dunque l’attività diplomatica della Santa Sede è ridotta all’ordinaria amministrazione. Certo, le missioni internazionali continuano a distribuire interventi, quando previsto, e il Segretario per i Rapporti con gli Stati continua il suo lavoro, ma non c’è di più del lavoro ordinario.
Il corteo funebre sulla papamobile dalla basilica vaticana a Santa Maria Maggiore. La cerimonia della tumulazione in forma privata