Sono quasi le sette e tre quarti quando il Direttore della Sala Stampa Vaticana arriva dai giornalisti per raccontare la Congregazione dei cardinali, che in 103 hanno approvato la nota dei novendiali.
Subito dopo la traslazione in Basilica tantissimi fedeli sono accorsi per un momento di preghiera e omaggio a Papa Francesco. Le porte si sono aperte alle 11. C’è chi sta in fila dalle 5 di questa mattina, chi arriva da lontano, chi da Roma, chi lavora in Vaticano.
Poi il grazie e l'impegno a costruire la Chiesa madre che comprende accompagna accarezza.
Nella settimana di Pasqua il cammino stazionale arriva di nuovo a San Lorenzo Fuori le Mura, al Verano.
"Al corpo del Sommo Pontefice defunto che con i sacramenti dell’iniziazione cristiana è divenuto tempio dello Spirito Santo e con il sacramento dell’Ordine episcopale si è totalmente dedicato al servizio del popolo di Dio, è reso il dovuto onore, secondo le usanze e la tradizione cristiana, ma soprattutto a motivo della fede nella vita eterna e nella risurrezione della carne". Inizia così il testo dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice che porta la data di venerdì 8 aprile 2005, giorni dopo la morte di San Giovanni Paolo II. Perché da sempre, per i Papi, c’è un rituale liturgico “unico”al mondo.
Con la morte del Papa tutti gli uffici dei capi dicastero decadono. O meglio quasi tutti.
I riti di inizio della sede vacante hanno un momento simbolico particolarmente suggestivo, che ha il potere di dare plasticamente l’idea che non solo un Papa è morto, ma un pontificato è finito. L’anello del pescatore, che viene consegnato al Papa alla Messa di inizio del ministero petrino, deve essere distrutto, o perlomeno annullato. L’appartamento pontificio deve invece essere sigillato. E nessuno potrà entrare in quell’appartamento fino all’elezione del nuovo Papa.
La bara di Papa Francesco, accompagnata dal canto delle Litanie dei Santi, è stata adagiata su una pedana ai piedi dell’Altare della Confessione, nella Basilica di San Pietro per l’omaggio dei fedeli. Il rito della traslazione, iniziato alle 9 di questa mattina, è stato presieduto dal Cardinale Camerlengo Kevin Joseph Farrell.
Sono il Cardinale Kevin Joseph Farrell e il Cardinale Giovanni Battista Re i due porporati su cui si concentra l’attenzione nel periodo di Sede Vacante, successiva alla morte di Papa Francesco.
Oggi si celebra la liturgia stazionale a San Paolo fuori le Mura.
Veglie di preghiera, Rosari e molte altre iniziative in suffragio di Papa Francesco
Un Messaggio a firma della Presidenza della Cei. Ricordi e ringraziamenti per il pontificato di Francesco
E’ la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis – redatta da Giovanni Paolo II nel 1996 e modificata da Benedetto XVI nel 2013 – a stabilire le norme da osservare durante la vacanza della Sede Apostolica e la successiva elezione del Romano Pontefice.
Che cosa è davvero la " Sede vacante"? Come e chi esercita il "munus petrinum" nel periodo che va dalla fine di un pontificato all'inizio di un altro?
Nella prefazione vengono affrontati temi come la vecchiaia, la sofferenza, la morte
La congregazione generale di stamane é durata un'ora e mezza e ha deciso le date della traslazione della salma del Papa in Basilica - domani - e la data delle esequie, che saranno celebrate alle 10 di sabato 26. Circa 60 i cardinali presenti. Si è pregato per il Papa e poi i cardinali hanno prestato giuramento, poi è stato letto dal Camerlengo il testamento del Papa. Lo fa sapere la Sala Stampa della Santa Sede.
La traslazione della salma di Papa Francesco nella Basilica Vaticana avrà luogo domani alle 9. Le esequie sabato alle ore 10 sul sagrato di San Pietro.
C’è un solo altro caso di un Papa che ha indetto un Giubileo e non ha vissuto tanto a lungo da terminarlo. Ed è il caso di Innocenzo XII, che morì verso la fine del 1700, quarto anno giubilare del suo pontificato dopo i tre Giubilei straordinari. Era un periodo di “cambiamento di epoca”, proprio come quello che Papa Francesco ha descritto. C’è poi stato anche un Giubileo senza Papa, ma si deve andare ancora più indietro nel tempo: è il Giubileo del 1350, quando il Papa si trovava ad Avignone, in Francia, nel periodo che è stato conosciuto in seguito come “cattività avignonese”.
"Ci sentiamo sospesi, come pecore senza pastore".
Papa Francesco è deceduto per ictus, a cui è seguito il coma ed un arresto cardiocircolatorio irreversibile. E’ quanto si legge nella denuncia di morte del Papa - morto stamane a Santa Marta alle ore 7,35 - redatta dal professor Andrea Arcangeli, Direttore della Direzione di Sanità ed Igiene dello Stato della Città del Vaticano.