Sembrano proseguire spediti i contatti con il Vietnam, che ha accettato la nomina di un rappresentante residente della Santa Sede (ultimo gradino prima di arrivare alla piena reciprocità diplomatica) e che ora ha portato un gruppo di 16 esponenti del Partito Comunista in visita da Papa Francesco. C’è un invito per la visita del Papa nel Paese, e prima del Papa andranno Gallagher (ad aprile) e Parolin (entro l’anno). Un punto di svolta, si potrebbe dire.
L’allerta sulla situazione in Equador è sempre più alta e come sempre i missionari sono in prima linea. Come i salesiani delle Missioni Don Bosco.
Non aveva accettato di andare in esilio prima del processo che lo aveva condannato per alto tradimento. Ma il vescovo di Matagalpa Rolando Álvarez ha accettato però la mediazione della Santa Sede, che è in corso già dallo scorso luglio, e il 14 gennaio è stato annunciato che lui, un altro vescovo e altri 15 sacerdoti e due seminaristi incarcerati erano stati portati dal Nicaragua verso il Vaticano. Le prime foto del loro arrivo in Vaticano, accolti dal Cardinale Pietro Parolin, stanno già circolando, senza una attirbuzione precisa.
Bene i fermenti che aiutano a portare alla verità. In maniera diplomatica, senza sbilanciarsi né dare giudizi sulla questione, il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha accettato di rispondere ad una domanda su Fiducia Supplicans, la dichiarazione del Dicastero della Dottrina della Fede che apre a benedizioni “non rituali” per coppie irregolari. È la prima volta che dalla Segreteria di Stato arriva un commento sulla questione.
"Le Conferenze episcopali di tutta l'Africa, che hanno riaffermato con forza la loro comunione con Papa Francesco, ritengono che le benedizioni extraliturgiche proposte nella Dichiarazione Fiducia Supplicans non possano essere effettuate in Africa senza esporsi a scandali"
Con la nuova costituzione e con la sua riforma, l’Ordine di Malta ha riaffermato il suo carattere pienamente religioso. Ma questo non ne ha minato l’attività internazionale, che è anzi accelerata, come dimostrano le diverse visite di alto livello che si sono succedute a Villa Magistrale nel corso dell’ultimo anno. Parola del Gran Maestro, Fra’ John Dunlap, la cui elezione lo scorso 3 maggio ha chiuso la lunga transizione dell’Ordine di Malta cominciata con una crisi istituzionale cominciata nel 2016 e 2017, nel mezzo della quale un Gran Maestro, Fra’ Giacomo dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, e il Luogotenente di Gran Maestro, Fra’ Marco Luzzago, erano morti. Il Papa aveva anche promulgato una nuova Costituzione e nominato un governo provvisorio, quasi tutto confermato il 25 gennaio 2023 all'elezione del nuovo Sovrano Consiglio.
L’anno solare della diplomazia pontificia si è chiuso il 30 dicembre, con la presentazione delle lettere credenziali dell’ambasciatore dell’Oman presso la Santa Sede. Con l’Oman, la Santa Sede ha allargato la sua rete diplomatica, che ora consta di piene relazioni con 184 Stati. Inoltre, durante l’anno, la Santa Sede ha definito anche lo statuto, e la conseguente nomina, di un rappresentante residente della Santa Sede in Vietnam, il penultimo passo prima dell’apertura delle piene relazioni diplomatiche.
Il 2023 è stato l’anno del ricambio generazionale per la diplomazia pontificia. Iniziato l’anno con la nomina del nuovo sottosegretario della Segreteria di Stato per le relazioni multilaterali, monsignor Daniel Pacho, si è visto in Segreteria di Stato un profondo ricambio generazionale, con un nuovo capo del protocollo, monsignor Javier Domingo Fernandez Gonzalez, e un nuovo sottosegretario per il personale di ruolo diplomatico, monsignor Joseph Murphy. C’è stata anche la nomina di un nuovo presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, la scuola vaticana degli ambasciatori, nella persona dell’arcivescovo Salvatore Pennacchio, trasferito dalla nunziatura in Polonia.
Jean Zerbo - primo Cardinale di Santa Romana Chiesa proveniente dal Mali – compie oggi 80 anni ed esce così dal novero dei cardinali elettori in un futuro conclave. L’Arcivescovo Arcivescovo metropolita di Bamako è nato infatti il 27 dicembre 1943 a Ségou.
Ci sarà un inviato speciale di Papa Francesco in Terrasanta durante le festività natalizie. Papa Francesco ha infatti deciso di inviare il Cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere pontificio, a Gerusalemme, per ripetere insieme al Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, l’invocazione per la pace dell’8 giugno 2014 nei Giardini Vaticani e pregare per la fine della “terza guerra del mondo a pezzi”.
E’ morto ieri il Cardinale Thomas Stafford Williams, Arcivescovo metropolita emerito di Wellington. Aveva 93 anni: era nato a Wellington, in Nuova Zelanda, il 20 marzo 1930.
Da rappresentante non residente a rappresentante residente. Ma nell’assenza della particella “non” c’è tutto il senso della nuova missione dell’arcivescovo Marek Zalewski, nunzio a Singapore e finore rappresentante non residente della Santa Sede in Vietnam. Ora diventa rappresentante residente, vale a dire con una sede ad Hanoi, e questo cambia molto il senso dei rapporti tra Vietnam e Santa Sede.
La polizia nicaraguense ha arrestato mercoledì 20 dicembre il vescovo di Siuna, mons. Isidoro del Carmen Mora Ortega: è il secondo vescovo essere arrestato dalla dittatura guidata da Daniel Ortega.
Il Cardinale Eduardo Francisco Pironio è beato. La cerimonia si è svolta oggi presso il santuario della Madonna di Lujan, in Argentina, ed è stata presieduta dal Cardinale Fernando Vergez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che per anni è stato segretario particolare del porporato argentino.
Il 75esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è stato spesso menzionato in vari discorsi della Santa Sede nelle organizzazioni multilaterali. L’8 dicembre, a Ginevra, la Missione della Santa Sede guidata dall’arcivescovo Balestrero ha ospitato un evento di alto livello sul tema, che ha avuto come focus l’universalità dei diritti umani ma anche la responsabilità universale alla cura.
È cominciato l’8 dicembre il fitto calendario di celebrazioni giubilari dell’arcidiocesi di Quebec, in Canada, che compie 350 anni. Nel giorno dell’Immacolata, il Giubileo dell’arcidiocesi è cominciato con una messa di apertura nella storica basilica cattedrale di Notre-Dame-de-Quebec.
Papa Francesco ha menzionato anche nel consueto atto di omaggio all’Immacolata dell’8 dicembre la situazione in Terrasanta, chiedendo intercessione per il popolo palestinese e il popolo israeliano. La situazione è comunque complessa, la diplomazia della Santa Sede viaggia su un equilibrio difficile, cercando di non cadere – come ha sottolineato il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, vicario latino di Gerusalemme, in un incontro online con la plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali di Europa – vittima delle “opposte narrative”, condannando Hamas, ma guardando anche alla popolazione di Gaza che soffre.
Compie oggi 80 anni, ed esce così dal novero dei Cardinali elettori in un futuro conclave, il Cardinale sudcoreano Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo metropolita emerito di Seoul: è nato, infatti, il 5 dicembre 1943 ad Ansong.
“Se scoppia la guerra, il Niger sarà distrutto. I proiettili non risparmieranno la popolazione, che sarà la più colpita. Sappiamo quando una guerra inizia, ma mai quando finisce. Guardate la Libia. Questa guerra distruggerà la coesione sociale e il Niger diventerà ingestibile, chiunque lo governi», avverte capo della Diocesi della capitale nigerina”: Così dichiarava l’arcivescovo di Niamey, mons. Laurent Lompo, a pochi giorni dall’avvenuto golpe di Stato nel Niger nella scorsa estate.
Proprio all’inizio del conflitto contro Hamas, Papa Francesco avrebbe avuto una conversazione telefonica con il presidente di Israele Isaac Herzog, e i torni non sarebbero stati piuttosto distensivi. Lo ha rivelato il Washington Post in un servizio, non incorrendo ancora in una smentita vaticana.