In questa IV domenica del tempo ordinario la Chiesa ci chiama a confrontarci con il discorso della montagna o delle Beatitudini, con le quali il Signore si rivolge ai poveri, a coloro che si sentono oppressi, indifesi ed emarginati. Ad essi Egli proclama la venuta del Regno dei cieli. Questo regno è stato inaugurato o meglio ancora si identifica con la venuta del Figlio di Dio nella carne umana. Con la sua venuta nella storia gli indifesi saranno difesi da Dio, accolti gli esclusi, e agli oppressi sarà resa giustizia. Le beatitudini, dunque, portano un messaggio coraggioso, anzi provocante che va contro corrente rispetto alla logica semplicemente naturale. Si tratta di parole che ascoltiamo sempre volentieri e che innalzano lo spirito, danno speranza, liberano dalla paura e dall’angoscia, suscitano ammirazione.
Un pellegrinaggio che attraversa l'Italia nel nome della giustizia e della santità.
Era stato un viaggio speciale quello di Benedetto XVI in Giordania e Israele, in Terra Santa nel maggio del 2009.
Qualche giorno fa, l’11 gennaio a Gerusalemme sono stati presentati i lavoro di scavo in corso al Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Gesù, dopo che il cugino Giovanni fu arrestato si trasferisce da Nazareth a Cafarnao, una città che sorgeva sulle rive del lago di Tiberiade e che aveva un carattere cosmopolita. In essa, come del resto nella regione della Galilea, abitavano anche pagani. Con questa sua scelta, afferma chiaramente che la parola che Egli annuncia non è riservata al solo popolo d’Israele, ma è per tutti. Gesù è la Luce che viene ad illuminare il mistero che è Dio e il mistero che siamo noi perchè ci svela che il fine ed il senso della nostra esistenza è la comunione con Dio, che è amore, nella vita presente e un domani nella vita eterna .
Ai funerali di Benedetto XVI, il Cardinale Malcolm Ranjith non poteva mancare. Legatissimo al Papa emerito, da cui era stato nominato arcivescovo di Colombo e creato cardinale, Ranjith conosceva e condivideva il pensiero di Ratzinger. Tanto da volere un istituto culturale intitolato proprio a Benedetto XVI, inaugurato il 27 dicembre 2015.
Una cattedra dedicata a Benedetto XVI è stata istituita dalla Notre Dame University di Louaize, in Libano, con lo scopo di approfondire l’identità cattolica dell’università e di celebrare l’identità intellettuale del Papa emerito.
L'arcivescovo eletto, Jacob Murad, o "Padre" come lo chiamano i suoi parrocchiani, è uno dei siriani feriti e uno dei più grandi testimoni della sua tragedia e guerra, data la sua dolorosa esperienza personale di essere rapito dall'ISIS nel 2015.
Suor André Randon, una suora francese di 118 anni e la persona più anziana del mondo, è morta nella sua casa di riposo in Francia. Un vero record quello di arrivare a 118 anni.
Si chiama “Unwounded world”, mondo senza ferite, ed è il titolo di una conferenza che si è tenuta a Roma lo scorso ottobre. Ma è anche un progetto, l’indicazione di una strada, perché, come spiega Lenart Skof, l’ideatore di questo progetto, è proprio guardando all’idea mariana che si può superare l’idea di una Europa in guerra.
La grande facciata della basilica di Santa Maria Maggiore è sullo sfondo, mentre davanti alla chiesa di Sant’Antonio Abate all’Esquilino vi è uno slargo che si apre davanti alla grande piazza della basilica romana dedicata alla Vergine Maria.
‘I vostri nomi sono scritti nei cieli. Nel mondo di Rose Busingye’: una biografia unica dedicata alla vita e alla straordinaria attività di Rose Busingye, figura di ispirazione dentro e fuori dal mondo religioso, per raccontare l’eccezionale esperienza di solidarietà e aiuto portata avanti da molti anni in Uganda, nel cuore del continente africano.
Giovanni vide Gesù venire verso di lui. La prima immagine di Gesù nel vangelo è di uno che si fa vicino, che viene incontro. Non è però ancora evidente chi Egli sia veramente. Giovanni lo presenta come “l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo”. Si tratta di un’indicazione folgorante che dalle rive del Giordano è giunta in ogni chiesa dove si celebra la santa Messa. Infatti, in ogni eucaristia le parole di Giovanni sono rilanciate verso il cielo e verso il cuore di ogni persona. Esse ci dicono che il Figlio di Dio si è fatto carne per “portare”, “prendere sulle proprie spalle” e insieme “togliere via” il peccato del mondo. E così l’uomo, liberato dall’opprimente presenza del male vede aprirsi le porte del cielo e può godere qui in terra di una felicità, che diversamente non potrebbe conoscere. E’ la felicità che nasce quando si scopre che Dio mi vuole bene, si prende cura di me, si preoccupa del mio destino qui e ora e un domani nell’eternità.
“Benché molti raccontino numerose notizie sugli usi e costumi di questa epoca, si deve sapere che volendo andare nei paesi degli infedeli che sono oltremare, per guadagnare qualche frutto a vantaggio delle anime, vidi e ascoltai cose grandi e meravigliose che ora posso raccontare veracemente”,
A Mamoiada, in provincia di Nuoro in Sardegna, dal 9 gennaio ogni pomeriggio viene celebrata la novena in devozione di Sant'Antonio Abate. La festa sarda inizia il 16 gennaio quando il prete benedice il falò girando per 3 volte attorno al fuoco seguito dalla statua del Santo e da tutti i fedeli. Ma chi era questo santo così amato e venerato soprattutto in Sardegna, nelle zone rurali e nei paesi della provincia dove le tradizioni sono molto più radicate che nelle grandi città?
In occasione del V Centenario della nascita di Sisto V, la Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino,
Il rinnovo dell’appello per il cessate il fuoco in Ucraina. La disamina dell’azione politica e internazionale dell’Ordine di Malta. Lo sguardo sulle guerre e le crisi dimenticate. Fra’ John Dunlap, Luogotenente di Gran Maestro dell’Ordine di Malta, fa, nel consueto discorso di inizio anno al Corpo Diplomatico tenutosi il 10 gennaio, delinea a larghi tratti il lavoro fatto dall’Ordine. Ma ricorda anche il Papa emerito Benedetto XVI, che è stato membro dell’Ordine, e anche del predecessore di Fra’ John, Fra’ Marco Luzzago.
Il prossimo incontro dei giovani europei, organizzato dalla comunità di Taizé, si svolgerà a Lubiana, come ha annunciato frère Alois:
Il 2022 è stato un po' per tutti, ma anche per Papa Francesco, un anno di "ripresa". Per due motivi: il primo è il Covid, grazie ai vaccini sono state allentate le restrizioni e il Papa ha ripreso a viaggiare, a visitare, a stare in mezzo alla gente. Il secondo è anche la ripresa fisica del Pontefice. Dopo l'intervento all'intestino Francesco ha ripreso in mano la sua agenda, anche se con la sedia a rotelle, a causa del suo dolore al ginocchio. Ma neanche questo ha fermato Papa Francesco e perciò il 2022 è stato un anno intenso di appuntamenti.
In quel tempo Gesù andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Così racconta il testo evangelico di questa domenica. Il Battesimo che Giovanni amministrava era un battesimo di penitenza perchè solo Dio può perdonare i peccati. La persona che accettava di farsi battezzare manifestava pubblicamente la sua decisione di seguire la Parola di Dio e di cambiare vita.